REDAZIONE ANCONA

Violenza sessuale: presi

La giovane anconetana era ubriaca e se ne sono approfittati in strada

Due ragazzi sono accusati di aver palpeggiato una ragazza, approfittando del fatto che fosse ubriaca. E per questa accusa uno di loro, un 25enne, è stato arrestato anche perché ha già una denuncia per un fatto simile, mentre per l’altro è scattata la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Entrambi sono indagati per il reato di violenza sessuale. Si sono chiuse così per ora le indagini dei carabinieri su quanto avvenuto la sera del 29 maggio sul lungomare sud di Civitanova, nello spazio verde non lontano dallo Shada. "Un episodio spregevole" ha scritto il giudice per le indagini preliminari Giovanni Manzoni, nell’ordinanza che ha disposto le misure, per descrivere quanto accaduto a una 21enne di Ancona. "Intorno alle 22.30 – ha spiegato ieri il capitano Massimo Amicucci, comandante dei carabinieri di Civitanova – la ragazza era con una amica, ma molto disorientata a causa dell’alcool. Due ragazzi si sono avvicinati a lei e hanno iniziato a metterle le mani addosso, approfittando del suo stato. Questa scena ha colpito alcuni passanti, che sono intervenuti per chiedere ai due cosa stessero facendo. I ragazzi hanno risposto di essere fidanzati con lei, ma la situazione è sembrata sospetta".

Sono stati chiamati i soccorsi, e la 21enne è stata accompagnata in ambulanza al pronto soccorso di Civitanova. "Qui – ha aggiunto il tenente Alfredo Russo – è entrato in funzione il codice rosa, il protocollo speciale per le vittime di violenze. La ragazza è stata seguita anche da una psicologa e ha avuto un’ottima assistenza: la sinergia con lo staff medico ha funzionato benissimo. Noi abbiamo sentito le persone che erano presenti, e abbiamo esaminato i filmati delle telecamere per arrivare poi a due sospettati. I due sono stati riconosciuti dai testimoni, e in casa loro abbiamo trovato anche dei riscontri alle accuse, come gli abiti e altro materiale oggetto di ulteriori accertamenti". Così sono finiti nei guai due operai residenti a Civitanova, un 25enne di origini equadoriane e un 20enne polacco. Sulla base degli indizi raccolti dai carabinieri, il sostituto procuratore Rita Barbieri ha chiesto le misure cautelari per loro. E il giudice per le indagini preliminari Giovanni Manzoni ha disposto l’obbligo di dimora per il 20enne, e in carcere per il 25enne, sulla cui testa pende una denuncia per un fatto molto simile. Martedì sera i militari hanno notificato i due provvedimenti agli indagati e domani, probabilmente, questi dovranno presentarsi in tribunale a Macerata per l’interrogatorio di garanzia, nel quale potranno dare la loro versione dei fatti.

"Il capitano Amicucci e il tenente Russo stanno dirigendo i reparti in modo egregio – ha detto il colonnello Nicola Candido, comandante provinciale dell’Arma – con tanta attività preventiva. E quando si verificano fatti di una certa gravità riescono a dare subito una risposta. In questo caso sono riusciti a mettere insieme i diversi tasselli, grazie alla conoscenza del territorio e delle persone che gravitano lì. Si lavora tanto sulla costa, e ancora di più si farà durante questi mesi estivi".