Ancona, 17 giugno 2018 - Donna aggredita a Vallemiano in pieno giorno: i residenti chiamano i carabinieri. E’ finito in manette un nigeriano di 40 anni, fermato ieri mattina verso le 10,30 grazie all’immediato intervento delle gazzelle dell’Arma, sollecitate da alcuni testimoni che avevano sentito le urla della donna, una nordafricana. Sul posto, oltre ai carabinieri, anche i sanitari del 118 e i militi della Croce Rossa. Ancora da ricostruire l’entità del gesto.
La donna ha raccontato agli inquirenti di aver subìto un tentativo di violenza sessuale, dinamica ancora al vaglio e che dovrà essere approfondita. I carabinieri non escludono alcuna ipotesi, compresa la tentata rapina o l’aggressione legata a motivi di droga. In ogni caso il nigeriano è sotto torchio e si cerca di ricostruire quanto accaduto e le sue responsabilità. Una cosa è certa, l’episodio è avvenuto all’interno di un quadro di forte degrado. Il dramma è iniziato a Vallemiano, nei pressi del magazzino comunale e dei piloni dell’Asse Nord-Sud, poi è proseguito nella parte superiore della via.
La donna, 30enne di origine maghrebina è stata aggredita, forse nell’ambito di un tentativo di violenza sessuale, da un 40enne nigeriano nei pressi del cavalcavia. Ad avvertire i carabinieri, subito intervenuti per fermare l’uomo, è stata una segnalazione al numero d’emergenza da parte di alcuni residenti spaventati dalle urla della donna. In queste ore i militari stanno interrogando il nigeriano per ricostruire l’accaduto. Mentre la 30enne è stata accompagnata in ospedale, al pronto soccorso di Torrette, dai sanitari del 118 per accertamenti e medicazioni. Secondo una prima ricostruzione, l’aggressore avrebbe afferrato e colpito la vittima, forse nel tentativo di immobilizzarla e violentarla, vicino ad uno spiazzo tra via Paolucci e via Fano, limitrofo al viadotto dove alcuni senzatetto trovano riparo.
Una zona di forte degrado. Più volte in passato il Resto del Carlino ha effettuato dei servizi per evidenziare il forte senso di disagio che regna sotto i piloni dell’asse, dove intere famiglie senza fissa dimora hanno realizzato degli alloggi di fortuna. Una zona già al centro di brutti fatti di cronaca. Uno in particolare. Nel gennaio 2011, nella stessa zona, una clochard romena, Maria Lacatus di 71 anni, venne uccisa e, secondo l’accusa anche violentata, da un connazionale allora 19enne.