MARINA VERDENELLI
Cronaca

Violentata dal fratellastro da quando aveva 6 anni ad Ancona. “Mi sembrava un gioco”

La ragazza che oggi ha 27 anni non ha mai detto nulla per molto tempo. Poi ha trovato il coraggio di raccontarlo alla mamma ed è scattata la denuncia

Orrore in famiglia: violentata dal fratellastro da quando aveva 6 anni. Poi trova il coraggio di denunciare

Orrore in famiglia: violentata dal fratellastro da quando aveva 6 anni. Poi trova il coraggio di denunciare

Ancona, 21 giugno 2024 – All’inizio le sembrava solo un gioco dove si doveva spogliare nuda e fingere di essere una bambola. Una volta è capitato in bagno, nella vasca idromassaggio, un’altra volta sul divano.

Carezze spinte che doveva ricambiare al fratellastro, quando aveva solo sei anni e lui era più grande di lei di undici anni. Gli abusi subiti da quella che era solo una bambina sarebbero andati avanti in maniera costante fino a quando lei aveva 14 anni. Poi più sporadici, fino ai 17 anni, ma solo perché chi approfittava di lei si era trasferito a vivere fuori e tornava saltuariamente a casa.

Nel tempo la vittima, che oggi ha 27 anni, non ha mai detto nulla a nessuno ma quel malessere coltivato dentro le avrebbe fatto sorgere molti problemi tra cui una forte depressione. La giovane ha subito anche dei ricoveri in ospedale pensando di essere la causa di quello che le accadeva. Quando ha provato a dirlo al padre lui le ha detto di stare lontana dal fratellastro e l’avrebbe fatta sentire una persona sbagliata. Solo con le confidenze fatte alla madre è stata capita e aiutata fino a decidere di rivolgersi alla questura di Ancona per sporgere denuncia contro chi l’avrebbe più volte abusata.

Dalla polizia è andata ad ottobre del 2019 tornando poi a novembre dello stesso anno per integrare la denuncia perché i familiari del fratellastro avevano saputo dell’esposto e le avrebbero fatto pressione per ritirare la querela. Il parente acquisito, oggi 38enne, jesino, è finito a processo davanti al collegio penale presieduto dalla giudice Francesca Grassi con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata (perché la vittima aveva meno di 14 anni). E’ difeso dall’avvocato Andrea Natalini. La 27enne è parte civile con l’avvocato Tiziano Luzi.

Ieri in tribunale sono stati sentiti alcuni testimoni dell’accusa, la madre della vittima, una poliziotta che ha fatto le indagini, l’ex fidanzato della giovane e un’amica. All’età di sei anni i genitori della ragazza si sono separati. In casa sono rimasti a vivere lei, la madre, un fratello legittimo e un fratellastro nato da una unione del padre con una altra donna. Rimanendo spesso soli sarebbero iniziate le violenze che sostiene l’accusa.

L’imputato, un imprenditore edile, le avrebbe fatto dei complimenti che era bella cercando di rimanere da solo con lei. Quasi tutti i giorni sarebbe andato in camera sua per farsi toccare nelle parti intime. Quando è diventata più grande lui si sarebbe spinto anche oltre. La vergogna e il timore di perdere l’unica persona che provvedeva, anche economicamente in casa, ad occuparsi di lei, l’avrebbero frenata a denunciare prima. Poi è crollata psicologicamente finendo sotto cura psichiatrica e psicologica.

La madre nella testimonianza ha detto di non essersi mai accorta perché "pensavo si volessero bene come fratelli". Ad una cresima ha ricordato di aver visto la figlia molto turbata e andarsene sbattendo la porta e pronunciando il nome del fratellastro. Avrebbe provato ad abusarla anche in quella circostanza. La vittima ha provato a farlo confessare, attirandolo ad un appuntamento dove si era nascosto il fidanzato e durante il quale l’imputato avrebbe ammesso ma la registrazione è stata poi cancellata. Prossima udienza il 19 settembre.