
La conferma di Antonioli, le aspettative del pubblico e i tanti dubbi su una squadra indecifrabile. Sono questi i temi...
La conferma di Antonioli, le aspettative del pubblico e i tanti dubbi su una squadra indecifrabile. Sono questi i temi centrali nella spiaggia di velluto dopo la sconfitta contro la Samb, ma si parla anche di L’Aquila, la prossima rivale in campionato. Rimangono pochissime giornate per fare punti e la Vigor non ha un calendario agevole, ma anche gli abruzzesi sono alle prese con un periodaccio.
Che avversaria troverà dunque la Vigor al "Gran Sasso d’Italia"? Una squadra arrabbiata, colpita nell’orgoglio? Oppure una formazione che dopo il pesante ko contro il Castelfidardo ha accusato il colpo? Visto il livello della rosa aquilana è difficile poter dormire sonni tranquilli, ma gli abruzzesi non stanno vivendo una fase memorabile: l’ultima vittoria risale a un mese fa, il roboante 5-1 contro l’Avezzano poi tanti pareggi e la sconfitta contro i ragazzi di Giuliodori. Anche il mese di febbraio è stato altalenante e avaro di emozioni visto che è arrivata solo la vittoria contro la Fermana.
"Di certo L’Aquila è una delle grandi deluse di questo campionato - dice il direttore sportivo della Vigor Roberto Moroni -. Si aspettavano una stagione diversa, ricca di soddisfazioni, ma non sempre i piani vengono rispettati, detto ciò L’Aquila rimane un’ottima squadra, anzi una delle migliori del girone. Non so che tipo di partita ci aspetterà, di sicuro però dovremo sfoderare una prestazione di alto livello per dare finalmente una svolta a questa stagione così sofferta".
In sostanza alla Vigor serve l’exploit per rimanere a galla, una vittoria che metta al sicuro i rossoblu. Al di là delle legittime preoccupazioni legate a una classifica allarmante, il popolo vigorino è sulle spine perché non ha innanzi a sé un futuro chiaro. I proclami di inizio estate hanno presto fatto i conti con una realtà ben diversa da quella immaginata e oggi, per amore o per forza, la Vigor deve reagire. La squadra di Senigallia è passata dal sognare la promozione al dover rincorrere la salvezza e la difficoltà maggiore è proprio all’interno del gruppo, obbligato a metabolizzare il repentino cambio di ambizioni. La Vigor non ha molte scelte, giornata dopo giornata il cammino si sta facendo sempre più nero.
Nicolò Scocchera