
Senigallia rimonta di nuovo, stavolta con Rotondo, croce e delizia. Però le ingenuità sono state troppe
VIGOR ROMA CITY VIGOR (4-3-3): Roberto 5, Mori 5,5 (17’st Diop 5,5), Magi Galluzzi 5,5, Rotondo 6, Fernandez 6, Mancini 5,5 (1’st Tenkorang 6), De Angelis 5,5, Gonzalez 5,5, Kone 5,5, Pesaresi 5,5 (27’st D’Errico 6), Ferrara 5. All. Clementi ROMA CITY (3-5-2): Salvati 6,5, Neri 6, Spina 6,5, Trasciani 6,5, Delmastro 6 (17’st Fradella 6), Bonello 6, Gelonese 6, Marchi 7 (17’st Battistoni 6), Calisto 6, Limongelli 6,5 (27’st Costa 6), Hernandez 6,5 (37’st Camilli s.v.). All. Boccolini Arbitro: Nicole Puntel di Tolmezzo Reti: 14’pt Marchi (R) , 47’st Rotondo (V) Note – Ammoniti: Salvati ( R ), Neri ( R), Battistoni (R ) Spett. 1100 circa
Un’altra rimonta, l’ennesima del campionato della Vigor, ma stavolta il sapore è decisamente amaro. Carattere, ma anche ingenuità, troppe. Qualche lampo e ombre, tante. L’identikit perfetto del cammino dei senigalliesi in questo girone di andata. La gara contro il Roma City non può ritenersi soddisfacente, ma grazie a Rotondo, croce e delizia della giornata, è meno peggio di quel che poteva essere. Parte male la Vigor, molto male, tant’è che rischia di capitolare dopo un paio di minuti su un fendente di Hernandez da oltre 20 metri, Roberto è reattivo, ma molto fortunato sul successivo tap in che Marchi manda alle stelle. La reazione vigorina non si fa attendere, sugli sviluppi di un corner Magi Galluzzi fa la sponda per Rotondo che davanti al portiere capitolino svirgola clamorosamente. La Vigor non è concentrata ed al quarto d’ora arriva il meritato vantaggio della squadra romana: grossolana leggerezza di Roberto in disimpegno, Rotondo non va incontro al pallone, Marchi si, ed appoggia indisturbato in fondo al sacco il gol del vantaggio.
Dopo aver "regalato" i primi 30 minuti agli avversari, la Vigor comincia ad attaccare con più convinzione. Ci prova Ferrara, ben servito da De Angelis, ma il pallonetto dell’ex Riccione non è abbastanza potente e Spina fa in tempo a spazzare nei pressi della linea di porta. A fine frazione la Vigor torna fragile, traballante: tra passaggi sbagliati ed errori vari, la Roma City avrebbe la possibilità di incrementare il proprio vantaggio, ma in qualche modo i rossoblu si salvano ed il finale di tempo arriva provvidenzialmente a sancire la fine di una prima frazione da dimenticare.
Al rientro in campo Clementi cambia uomini e assetto tattico, gettando nella mischia Tenkorang, il colpo del mercato invernale. Lo scacchiere tattico diventa un 4-4-2 e l’arretramento di Kone porta subito qualche buon risultato visto che l’ivoriano va vicinissimo al gol del pari con una staffilata che esce di un nulla. La Vigor è molto più intraprendente, improvvisamente tutti corrono alla disperata ricerca del pareggio; Clementi manda nella mischia anche D’Errico al posto di Pesaresi, cambiando di nuovo caratteristiche al suo attacco. Il finale è una corrida: ci prova Gonzalez dalla distanza, Salvati è superlativo, ci prova Tenkorang, ma il gol del pareggio lo firma Rotondo, di testa, in pieno recupero, sugli sviluppi di un corner che manda in visibilio il "Bianchelli". Finisce in parità, ma è un pareggio amaro perché figlio di ricorrenti ingenuità che proprio non vogliono dissolversi.
Nicolò Scocchera