CASTELFIDARDO
"Adesso dobbiamo continuare a stare sul pezzo, perché questa deve essere la nostra partenza". A parlare così è Daniele Paponi che ha chiuso la goleada casalinga del Castelfidardo di domenica contro il Termoli. Con quel gol, per giunta su rigore, che ai più può sembrare solo un semplice dettaglio, visto che i biancoverdi erano già avanti di quattro reti (in precedenza a segno Miotto, Fabbri su rigore e doppietta di Nanapere) contro un Termoli ridotto in nove uomini, ma che per il morale di Paponi può significare molto. Il primo in D per l’esperto attaccante anconetano, classe 1988, l’ennesimo di una carriera trascorsa solo in piani superiori, in quei prof che l’ha visto protagonista dalla A alla C segnando pure in Coppa Uefa. Si è sbloccato quindi anche Paponi nella prima domenica davvero felice per Fabbri e compagni che conquistano la prima vittoria in campionato gonfiando addirittura per cinque volte la rete, salendo così in sest’ultima posizione del girone F di D. Un successo esagerato, ma fondamentale per i fidardensi reduci da buone prestazioni, ma per lo più infruttifere.
"Un match affrontato bene come nelle altre partite, ma ci voleva la vittoria per prendere un po’ di coraggio e di entusiasmo che stava iniziando a scemare. Anche se non da parte nostra" tiene a precisare Paponi. "Perché le partite le abbiamo giocate tutte bene, le prestazioni non sono mai mancate, poi però si guarda solo il risultato". E finora per il Castelfidardo non era arrivato nemmeno un successo in campionato, ma tre sconfitte e solamente un pareggio. "Noi analizziamo con il mister le partite e ripeto, le abbiamo giocate tutte bene a parte il secondo tempo contro la Vigor Senigallia, alla prima giornata. Purtroppo abbiamo pagato soprattutto errori individuali che ci possono anche stare, perché abbiamo molti giocatori che stanno affrontando una categoria nuova come peraltro il sottoscritto. C’è da crescere, però la squadra non ha mai mollato. Ci prendiamo quello che ci è mancato nelle scorse giornate". Il tutto agevolato da ingenuità del Termoli che non ha approcciato bene e che - dopo essere rimasto in inferiorità numerica - non riesce a riorganizzarsi, perché dopo una manciata di minuti subisce il gol che trasforma per i molisani il resto della partita in una salita infinita. Merito però di un Castelfidardo cinico, concentrato, determinato sin dall’inizio, quello che ha chiesto per giorni mister Marco Giuliodori dopo le beffe patite tra Isernia e Chieti. E che non dovranno ripetersi nella prossima trasferta. A Sora.