Vigor, che combini?. Domani c’è il Teramo

La Vigor Senigallia sconfitta dal Sora: analisi delle lacune difensive e della mancanza di un attaccante. Clementi dovrà gestire critiche e difficoltà per risollevare la squadra.

Vigor, che combini?. Domani c’è il Teramo

Mister Clementi molto pensieroso

"Il nostro segreto è l’entusiasmo ed i risultati vengono di conseguenza". Purtroppo non sono le parole di Aldo Clementi, bensì quelle di mister Campolo, il tecnico del Sora, a fine gara.

Ed il campo lo ha dimostrato a pieno. I bianconeri, così giovani, motivati e grintosi, hanno saputo regolare una Vigor che forse tanto matura non è. I rossoblu hanno disputato una prestazione non all’altezza, tra le peggiori degli ultimi anni, tanto da far mugugnare la curva (evento non certo frequente). Difficile comprendere le ragioni di questo tracollo e dire che l’ avvio di stagione è stato ottimo e l’euforia della piazza tangibile, eppure, da un paio di settimane la Vigor non "gira" più.

Poco carattere e tanti errori banali: prima Beu poi Campani l’hanno combinata grossa sul gol di Fagotti, pessima anche la prova di Fernandez, giustamente espulso per fallo da ultimo uomo nel goffo tentativo di rimediare ad una precedente sciocchezza, ma non sarebbe corretto gettare tutte le colpe sui più giovani.

"La prestazione è stata negativa, ma hanno sbagliato anche quei profili che giocano sempre - dice l’allenatore della Vigor Clementi -. Beu è un ragazzo del 2006 che sino allo scorso anno giocava con i pari età. Non facciamo finta che il salto non ci sia, un giovane può e deve sbagliare. In questo momento non è in grande forma, ma non credo si possa discutere sul suo valore". Clementi non si nasconde mai, si è addossato le proprie colpe, ma sugli errori dei singoli può farci poco. Nelle ultime 3 gare i rossoblu hanno subito 4 reti, almeno 3 di queste potevano essere evitate con un pizzico di attenzione in più ed il tecnico deve farsi sentire proprio su questo aspetto: il livello di attenzione della difesa, a maggior ragione con l’assenza forzata di Tomba. Proprio nelle difficoltà, le parole di una bandiera possono essere di aiuto per fotografare il momento e trovare spunti positivi.

"È stata una giornata difficile, ma non abbiamo mai accusato l’inferiorità numerica quindi non tutto è da buttare - dice Stefano "Fefi" Goldoni, simbolo del calcio senigalliese -. Abbiamo la possibilità di tornare subito in campo, la situazione ideale per voltare pagina".

Al di là delle lacune difensive, è evidente che alla Vigor manca un attaccante. Con Alonzi ai box almeno sino ad aprile, serve una valida alternativa a capitan Pesaresi. Shakur è il profilo individuato dalla società, ma non si è mai allenato quindi considerare il problema risolto sarebbe inappropriato. Clementi dovrà gestire critiche, malumori e difficoltà, non solo, giovedì il giudice sportivo si esprimerà sul ricorso fatto dai vigorini contro il Chieti, un altro fattore che l’allenatore dovrà tenere a bada per evitare ripercussioni su una squadra apparsa molto fragile.

La sconfitta di domenica è una cicatrice dolorosa, ma se è vero che la Vigor non può vantare un budget da prima della classe, può almeno onorare gli impegni con un atteggiamento differente. Si torna in campo già domani, nella difficile trasferta delle 18 a Teramo, può essere l’occasione per rilanciarsi, trovare punti e cancellare dalla mente quei fischi che fanno male ed ancora rimbombano nelle orecchie.

Nicolò Scocchera