
Bambini e ragazzini potranno continuare a calciare un pallone sul suolo pubblico
Ancona, 15 dicembre 2020 - "È vietato il gioco del pallone sul suolo pubblico". Nel leggere il testo dell’articolo 14, comma 3 del nuovo regolamento di polizia locale molti consiglieri hanno strabuzzato gli occhi. Un simile divieto avrebbe rappresentato un colpo al cuore per chi col pallone in strada c’ha giocato per tanti anni, ricordi di infanzia indelebili e, più in generale, un calcio alla libertà e al gioco all’aria aperta.
Sia chiaro, rispetto ad alcuni decenni fa la percentuale di bambini e ragazzini ‘sorpresi’ a giocare in strada, nelle piazze e nei parchi è notevolmente diminuita, ma ancora qualcuno ne resta. Il nuovo testo del regolamento, redatto dalla comandante della polizia locale di Ancona, Liliana Rovaldi, di fatto quella piccola traccia l’avrebbe definitivamente azzerata. Per fortuna gli emendamenti presentati dai consiglieri Francesco Rubini (Altra Idea di Città) e Daniela Diomedi (Movimento 5 Stelle) sono stati accolti dalla maggioranza.
Il voto quasi bipartisan ha cancellato quel comma. Punti di vista: "Quel comma grida vendetta, non penso sarebbe neppure necessario metterlo in votazione, andava cassato da quel regolamento senza sé e senza ma – è il commento di Rubini – Stesso discorso per il potersi sedere su marciapiedi, piazze, scalini di chiese e così via. Alla fine la maggioranza ha impedito che almeno questi due punti passassero. Sull’aumento degli orari per la consumazione all’esterno dei locali, almeno fino alle 2, il mio emendamento non è passato".
L’opposizione di destra, in particolare la Lega, sul gioco del pallone ha votato a favore del divieto di giocare a pallone negli spazi pubblici: "Poi nessuno vada a protestare per il disturbo provocato da chi gioca a calcio sotto casa. Sul discorso degli spettacoli di artisti di strada non vorrei che si confondesse tra intrattenimento ed elemosina, quella che fanno alcuni" ha detto Antonella Andreoli. Opposizione che ha votato contro la possibilità di sedersi a terra. Questo comma redatto dalla comandante Rovaldi prevedeva il divieto di "sedersi, sdraiarsi e bivaccare nelle strade, nelle piazze, sui marciapiedi, sotto i portici, sulle scalinate dei luoghi di culto, alla memoria dei defunti" e così via. L’emendamento Rubini ha consentito di togliere il verbo ‘sedersi’ e che quindi resta garantito.
Dopo almeno quattro ore di discussione sugli emendamenti e per le votazioni il nuovo regolamento di polizia locale è stato approvato, come detto prima con una serie di modifiche. È formato da 36 articoli e andrà a sostituire il precedente, vecchio di 87 anni. Tra consiglieri e gruppi di opposizione e quelli della Commissione consiliare competente, il testo è cambiato parecchio: "Approvare questo regolamento è stato importante per adeguare un testo al terzo millennio e rendere più efficaci i vari strumenti del Corpo di polizia locale – hanno concordato il sindaco, Valeria Mancinelli, la comandante della polizia locale, Liliana Rovaldi e il presidente della Commissione, Mario Barca – Le regole saranno uguali per tutti, senza alcuna distinzione". Critica la capogruppo del M5S, Daniela Diomedi: "Nonostante lo sforzo d migliorarne forma e contenuto con una corposa quantità di emendamenti, il nuovo testo rimane un pastrocchio. Si ribadiscono vietati comportamenti già previsti come reato dal codice penale e obbligatori alcuni fatti già fissati per legge oltre ad inventarsi nuove competenze per la polizia locale".