Veronese, un cambio di casacca "indigesto": "Non è garanzia di gestione degli impianti sportivi"

Il Pd critica il possibile passaggio del consigliere Veronese a Falconara in Movimento e la gestione dello stadio Roccheggiani, sollevando dubbi sulla trasparenza e competenza dell'amministrazione comunale.

Veronese, un cambio di casacca "indigesto": "Non è garanzia di gestione degli impianti sportivi"

Veronese, un cambio di casacca "indigesto": "Non è garanzia di gestione degli impianti sportivi"

Dopo Marco Baldassini (Vola, Ancora e Riformisti per Falconara) e Lara Polita (Cittadini in Comune), consiglieri di minoranza molto attivi, batte un colpo anche il Pd, lo schieramento più corposo di opposizione, sulle notizie in merito al possibile passaggio del consigliere Stefano Veronese, capogruppo di Falconara 2028, alla lista "amica" Falconara in Movimento. Oltre ai ventilati cambi di casacca e agli equilibri di domani, piuttosto che i caffè presi da Veronese assieme all’assessore Romolo Cipolletti e al consigliere Ivano Astolfi, bollati come mero "gossip politico" dalla squadra del sindaco Stefania Signorini, nel mirino dei dem finisce la gestione dello stadio Roccheggiani, passata, con bando su gara pubblica, dalla Falconarese (che ha partecipato con un Rti assieme a Città di Falconara e Dinamis) all’Olimpia Juventu Falconara, società vicina a Veronese. "Grossi problemi nella gestione della maggioranza – attaccano –. L’inopportunità della presenza in Consiglio comunale del signor Veronese è eclatante. Il cambio di casacca e il suo radicamento all’interno del Consiglio non è sicuramente di garanzia nella gestione degli impianti sportivi del Comune. Il recente affidamento della gestione dello stadio Roccheggiani all’Olimpia Juventu Falconara 98 di cui il Veronese è stato presidente e a tutto oggi sembra ancora ricoprire incarichi direttivi, ne è un esempio. Quello che leggiamo dai documenti relativi alla concessione della gestione è un susseguirsi di richieste di: chiarimenti, presentazione di nuovi documenti, punteggi che non avrebbero dovuti essere considerati, motivazioni non esaustive etc. È stato un iter decisamente pieno di ostacoli per riuscire a dimostrare ‘la congruità, serietà, sostenibilità e realizzabilità dell’offerta’, come dice il bando". I dubbi dem: "Ci sono voluti ben sei ulteriori incontri dopo la presentazione dell’offerta (scadenza 18 febbraio 2024), ogni volta con scadenze rinviate fino ad arrivare al 10 maggio, data ultima con la quale si conclude l’iter. Peccato che la domanda presentata dall’Olimpia porti la data del 19 febbraio 2024". Per il Pd, "la crisi scatenata dalle dimissioni dell’assessore Raimondo Baia", ex titolare dello Sport e fautore di Falconara 2028, "ha scoperchiato le enormi difficoltà anche nelle gestioni di ordinaria amministrazione per il Comune".