MARINA VERDENELLI
Cronaca

Valditara incontra la famiglia di Leonardo: “Bullismo, voglio andare fino in fondo”

Il ministro fisserà una data già per questa settimana e riceverà i genitori accompagnati dall’avvocato. “Ho ricevuto due relazioni dagli ispettori ma ho anche chiesto a loro un ulteriore approfondimento. Basta con questa cultura dell’arroganza”

Giuseppe Valditara ministro della scuola, istruzione e merito del Governo Meloni (Photo by Roberto Serra / Iguana), nel tondo il quindicenne Leonardo Calcina che si è tolto la vita con un colpo di pistola

Giuseppe Valditara, ministro della scuola, istruzione e merito del governo di Giorgia Meloni

Senigallia (Ancona), 22 ottobre 2024 – Il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara è pronto a ricevere i genitori di Leonardo Calcina, il 15enne che si è tolto la vita a Montignano di Senigallia, con un colpo di pistola, e il loro legale Pia Perricci che ha inoltrato la richiesta alla sua segreteria. L’avvocato ha anticipato nella lettera che gli consegnerà anche un dossier su quanto raccolto in merito alla questione bullismo che avrebbe subito il minore a scuola. “Incontrerò i genitori e il loro avvocato questa settimana – dice il ministro Valditara al Carlino – i miei uffici stanno predisponendo una data. E’ mia ferma intenzione combattere il bullismo perché ha effetti devastanti su tanti giovani. Occorre dire basta su una cultura che incoraggia l’arroganza e la prepotenza”.

Il ministro ha già sulla sua scrivania una prima documentazione sui fatti avvenuti all’istituto Panzini di Senigallia, la scuola frequentata da Leonardo e dove il 15enne sarebbe stato vittima di atteggiamenti vessatori da parte di almeno tre compagni di classe, tutti 16enni. “Ho ricevuto due relazioni dagli ispettori – spiega Valditara – e ho chiesto un ulteriore approfondimento. Sono intenzionato ad andare fino in fondo nei limiti delle nostre competenze. Spetterà poi alla magistratura fare piena luce su eventuali ipotesi di reato”.

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Il fascicolo trasmesso dalla Procura ordinaria a quella dei Minori è per istigazione al suicidio, un fascicolo inizialmente contro ignoti ma che potrebbe già non esserlo più. I familiari di Leo hanno indicato nella denuncia, fatta per bullismo, dopo il ritrovamento del figlio morto, tre compagni di classe del figlio che avrebbero tormentato il ragazzo tanto che non voleva più tornare a scuola. Sul fatto che al Panzini questi atteggiamenti erano noti all’istituto c’è però ancora da andare cauti ed è per questo che il ministro ha chiesto ulteriori accertamenti. Saranno sentiti insegnanti e tutte le persone inerenti l’ambito scolastico. Una sorta di indagine interna della scuola parallela a quella della magistratura.

Gli accertamenti irripetibili disposti dalla Procura ordinaria verranno acquisiti da quella minorile. L’istituto non aveva un punto di ascolto per gli studenti, munito di psicologo. “Solo il 14 ottobre – spiega l’avvocato Perricci – la scuola ha chiamato un professionista messo a disposizione dei ragazzi per 45 minuti, di pomeriggio, dalle 15 alle 15.45. Dal 17 di ottobre invece è stato attivato uno sportello con lo psicologo fisso”.