REDAZIONE ANCONA

Valanga di truffe, anche la chiesa fa quadrato

Nei primi nove mesi 75 a segno e scoperte dai carabinieri. L’ultima: un 23enne milanese ha succhiato i soldi della caparra per un’auto

Valanga di truffe, anche la chiesa fa quadrato

Ancora una truffa messa a segno on line con i carabinieri della stazione fabrianese che arrivano al responsabile e lo denunciano. Stavolta si tratta di un 23enne milanese, pluripregiudicato che ora dovrà rispondere di questa nuova truffa. Solo per restare ai primi nove mesi dell’anno sono una novantina i denunciati con 75 truffe messe a segno in rete e scoperte dai carabinieri della compagnia fabrianese guidata da Mirco Marcucci. In media una decina di truffatori al mese e altrettante truffe, per restare solo a quelle denunciate e scoperte dai militari. Dati a cui vanno aggiunti quelli del commissariato fabrianese pure impegnato in prima linea sul fronte delle cyber truffe. Un problema non di secondo piano in quest’epoca dove gli acquisti on line sono all’ordine de giorno. L’allerta è massima: anche i parroci in chiesa durante le omelie raccomandano la massima attenzione e prudenza per sconfiggere il fenomeno che affligge anche gli anziani raggirati pure al telefono. Chiese che ospitano anche i carabinieri per dare consigli su come difendersi. Stavolta il truffatore, denunciato dai carabinieri della stazione di Fabriano è un ventitreenne di Milano, pluripregiudicato. A cadere nella sua trappola è stato un fabrianese quarantenne. Quest’ultimo, nei giorni scorsi, ha visto in un sito l’annuncio di venditore di automobili che aveva messo in vendita on-line le foto di un’utilitaria a prezzo particolarmente vantaggioso. Il 40enne ha iniziato una veloce trattativa telematica con il presunto venditore- concessionario. Quest’ultimo ha fatto fa presente che in molti avevano visto quella annuncio e che se lui avesse voluto quell’auto avrebbero dovuto concludere presto l’affare. Per questo motivo il fabrianese ha versato come caparra 500 euro con l’accordo di completare nei giorni successivi l’affare. Del venditore, però, poco dopo si sono perse le tracce. Il tempo di ricevere la somma pattuita. Quando il 40enne si è reso conto di essere caduto nella trappola ha contattato i carabinieri della compagnia cittadina che, dopo lunghe indagini informatiche, hanno identificato e denunciato il 23enne, per truffa. "Da parte della diocesi – ha spiegato il vescovo Francesco Massara - c’è piena collaborazione con l’Arma dei carabinieri per aiutare le nostre comunità a vigilare sulle truffe. Come vescovo sostengo con entusiasmo il progetto che vede nelle parrocchie, di città e frazioni, alla fine delle sante messe, i carabinieri che si intrattengono con i fedeli e illustrano una serie di consigli pratici per evitare di cadere in queste truffe che si stanno verificando nel nostro comprensorio. Siamo vicini a chi ha bisogno di aiuto".