Usa il cavatappi come un’arma e minaccia in strada gli agenti

E’ finito a processo un 54enne che prima si è scagliato contro i vigili e poi con i poliziotti.

Usa il cavatappi come un’arma e minaccia in strada gli agenti

Usa il cavatappi come un’arma e minaccia in strada gli agenti

Dei passanti lo avevano visto a terra, sembrava quasi morto invece quando è arrivata la polizia municipale i vigili si sono accorti che l‘uomo aveva solo alzato un po‘ troppo il gomito. Era ubriaco e aggressivo. Minacciando i soccorritori, anche quelli sanitari intervenuti per portarlo in ospedale visto che non si reggeva in piedi, aveva dato spettacolo in via Mercantini, pieno centro storico di Senigallia. I vigili urbani avevano dovuto chiedere i rinforzi alla polizia ma nemmeno davanti a due agenti del commissariato l‘ubriacone si era calmato. "Se non mi lasciate andare dalla mia compagna vi uccido". Impugnando un cavatappi lo aveva brandito a modo di coltello pugnalando lo scarpone di un poliziotto per colpirlo ai piedi. Alla fine è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e portato via. L‘ubriacone, un 54enne algerino, residente a Mogliano, è finito a processo davanti alla giudice Antonella Passalacqua. Ieri sono stati sentiti in tribunale i poliziotti e il vigile urbano intervenuti quella sera. Era il 29 settembre del 2021. "Quando siamo arrivati l‘uomo era in stato di alterazione - ha testimoniato il vigile urbano - io ero con due colleghe. Non c‘era verso di tenerlo nella barella dell‘ambulanza che nel frattempo era arrivata. Un dottore aveva detto che era in stato alterato. Si alzava di continuo, poi si sdraiava di nuovo e poi di nuovo in piedi. Faceva le mosse di karate, Era minaccioso con tutti, raccoglieva cose da per terra e le lanciava addosso a noi. Non era gestibile abbiamo dovuto chiedere rinforzi al Commissariato. I poliziotti hanno cercato di immobilizzarlo ma lui con il cavatappi ha cercato di pugnalare lo scarpone dell‘agente usando la parte del coltellino". Alla fine è stato bloccato e ammanettato. Prossima udienza il 16 luglio per esame imputato, difeso dall‘avvocato Raffaella Cesari, discussione e sentenza.

ma. ver.