Forte disappunto della Farnesina e condanna dall’Unione europea per il trasferimento del 100% della filiale russa di Ariston sotto il controllo temporaneo di Gazprom. Si chiede il dietrofront e cresce la preoccupazione sul territorio. Intanto il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto una conference call col presidente di Ariston Group, Paolo Merloni, e l’ad Maurizio Brusadelli, alla presenza del governatore Acquaroli. Oggetto dell’incontro – riferisce il Mimit in una nota – la vicenda dell’azienda Ariston Thermo Rus LLC, sussidiaria russa di Ariston Thermo Group, trasferita con atto presidenziale in gestione temporanea alla Jsc Gazprom Household System. Il ministro Urso, che aveva già sentito sabato il vertice di Ariston Group, ha illustrato l’azione che il governo sta svolgendo con la commissione europea riguardo alla messa a punto di nuovi strumenti, nell’ambito del quadro sanzionatorio europeo, volti a tutelare le imprese italiane ed europee interessate da analoghi atti di ritorsione da parte della Federazione Russa. Il sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, esprime "grande preoccupazione e profonda solidarietà nei confronti di Ariston Group, storica azienda fabrianese leader nei prodotti di confort termico ed efficienza energetica, a seguito della decisione del governo russo". "Auspico il pronto intervento del governo italiano – dice – e confido in una soluzione della delicata vicenda internazionale che salvaguardi una delle nostre aziende più virtuose, simbolo dell’imprenditoria italiana". Il consiglio dell’Unione montana dell’Esino-Frasassi manifesta "solidarietà e vicinanza ad Ariston Group e al presidente, Paolo Merloni, e condividendo le sue preoccupazioni e quelle espresse dal sindaco Ghergo, esprime sconcerto e condanna l’improvvisa azione del presidente Putin. Un atto che sconfessa venti anni di presenza di Ariston in Russia con uno stabilimento che dà lavoro a 200 dipendenti, tra diretti e indiretti". Il segretario generale della Farnesina, l’ambasciatore Riccardo Guariglia, ha espresso il "forte disappunto del governo per tale inatteso provvedimento" e ha chiesto chiarimenti all’ambasciatore Alexey Paramonov sulle motivazioni, che "non trovano fondamento nel diritto, tanto più considerando che è stato adottato nei confronti di un’impresa che ha uno storico radicamento nel Paese e non ha alcuna connessione con la situazione di crisi internazionale". Guariglia ha espresso all’interlocutore l’auspicio che la Russia "possa riconsiderare il provvedimento preso, essendo qualificato da parte russa come temporaneo".
CronacaUrso: "Ariston, governo al lavoro con l’Ue"