L’unico dubbio rimasto a Gadda in vista della partita di Ascoli sembra essere quello del portiere. La partitella del venerdì, svolta al Dorico per non rovinare il manto erboso del Coppo ma anche perché lo stadio Don Mauro Bartolini, dove l’Ancona giocherà domani, a Monticelli di Ascoli Piceno, ha il fondo in sintetico, sembra fornire questa indicazione. Una sorta di prova generale in vista della sesta trasferta di campionato, che coincide con il dodicesimo turno, appunto in programma domani. Il mister sembra andare verso la riconferma della stessa formazione scesa in campo domenica scorsa contro L’Aquila, anche gli slot under sembrano i medesimi, con in campo due classe 2005, in porta e sulla fascia sinistra, e un 2006, nel ruolo di mezzala.
Contro l’Atletico l’Ancona dovrebbe dunque essere schierata in campo con un 3-5-2 che prevede uno tra Laukzemis e Bianchi tra i pali: sono entrambi 2005, il primo potrebbe rientrare nel suo ruolo dopo aver ceduto il testimone al compagno nell’ultima partita. Quindi difesa a tre con Boccardi, Codromaz e Rovinelli, a centrocampo esterni Pecci a destra e il 2005 Marino a sinistra, in mezzo il baby 2006 Useini e Alluci nel ruolo di mezzali, e Gulinatti in cabina di regia.
Confermati anche Martiniello e Belcastro in avanti. Il tutto, ovviamente, condito dalla speranza che quanto intravisto nella gara contro L’Aquila possa essere un segnale di ripresa della squadra dorica, capace di arginare la manovra avversaria, di costruire, di mantenere alta l’intensità e di creare occasioni da rete a ripetizione. Quello che serve di più, ormai, lo sanno tutti: serve il gol, servono concretezza e cinismo davanti alla porta, da parte degli attaccanti, dunque Martiniello e Belcastro su tutti, ma anche da parte di coloro che arrivano alla conclusione, soprattutto i cinque schierati sulla linea mediana.
L’Atletico Ascoli è una squadra che sta bene: lo dice la classifica che vede i bianconeri al terzo posto a un punto dalla coppia Sambenedettese e Fossombrone, lo dice il successo maturato nel turno di recupero di mercoledì scorso, in cui la formazione di Seccardini è andata a confermare il successo sull’Avezzano, arrotondando il 3-0 su cui era stata sospesa la partita fino al conclusivo 4-2. Una squadra che ha concluso la scorsa stagione a un punto dalla zona playoff e che quest’anno ha poca pressione e obiettivi ambiziosi.
Con tutto questo dovrà misurarsi l’Ancona: le poche centinaia di spettatori che saranno presenti al Bartolini saranno tutti di parte ascolana, vista la decisione della prefettura del capoluogo piceno di vietare la trasferta alla tifoseria della provincia di Ancona. I segnali di ripresa ci sono, al di là della sconfitta di San Benedetto e del risultato non esaltante di domenica scorsa contro L’Aquila. Sono segnali di risveglio che l’Ancona, però, deve imparare a mettere a frutto.
Serve il gol, e la dodicesima di campionato sembra una delle ultime chance per la coppia Martiniello-Belcastro, il primo protagonista nelle prime due partite e poi scomparso dai radar, il secondo sicuramente utilizzato in un ruolo che non è il suo, ma anche sfortunato in qualche circostanza. Sarà soprattutto un’occasione per l’Ancona, perché in vista del mercato che si aprirà a dicembre la squadra ha assoluto bisogno di punti.
Giuseppe Poli