REDAZIONE ANCONA

Una ventina di alberi abbattuti in pineta

Il vento record dei giorni scorsi ha fatto i suoi danni anche al Passetto. Ma non mancano i dubbi

Ciò che resta dei tanti alberi tagliati nella pineta del Passetto dopo i danni del maltempo

Ciò che resta dei tanti alberi tagliati nella pineta del Passetto dopo i danni del maltempo

Chissà se di questo passo gli anconetani potranno chiamarla ancora la ‘pineta del Passetto’. Il maltempo alla vigilia di Natale, con raffiche di vento molto violente, ha lasciato il segno tangibile del suo passaggio: almeno una ventina le piante che gli addetti del servizio ‘verde’ del Comune hanno dovuto irrimediabilmente tagliare alla base. La notizia delle potature forzate, come accade spesso, ha fatto il giro del web, suscitando vibranti reazioni. Al netto delle dispute,ma di cui parleremo a breve, il Carlino ha voluto testimoniare l’accaduto. Nel giro che abbiamo fatto in ‘pineta’ ci siamo imbattuti nel cimitero degli alberi tagliati e abbattuti. Ne abbiamo contati una ventina, ma ce ne sono altrettanti ridotti piuttosto male. Una scena dolorosa che ha fatto passare in secondo piano il decoro generale del Passetto, tra enormi pozze d’acqua piovana e fango, ma anche rifiuti abbandonati e non raccolti da giorni, sporcizia e la necessità di profonde manutenzioni.

Intanto sui social, tra rabbia e ironia, non mancano i commenti degli anconetani: "Stanno girando un film per caso?" è uno di quelli più ricorrenti e beffardi e fa riferimento ai lecci tagliati come semplice erbaccia alle Terrazze di Portonovo dalla produzione cinematografica che alcuni mesi fa stava girando una delle tante pellicole in città. Altri commenti si accaniscono contro la decisione dell’amministrazione comunale, mentre altri, al contrario, difendono la scelta giustificandola con ragioni tecnico-ambientali.

In effetti a mettere a rischio la crescita delle piante e la sicurezza dei cittadini è stata la forza del vento in quei giorni pre-natalizi che proprio al Passetto ha piegato, se non addirittura sradicato, decine di pini marittimi che da decenni garantivano ombra e refrigerio nelle afose giornate estive. Oggi l’area della pineta somiglia a un calvario, costellata dai tronchi segati dei fresco alla base da cui secerne la linfa vitale persa, come se le piante esprimessero un ultimo, impotente pianto. È chiaro che il servizio ‘verde’ non si è assunto l’onere di tagliare gli alberi per gusto, quanto per necessità a causa del maltempo. Resta da capire se si poteva fare qualcosa di più sotto il profilo della prevenzione.

p.cu.