Ai primi di dicembre andrà in onda su Rai Uno la miniserie, in due puntate, "Leopardi, il poeta dell’infinito" di Sergio Rubini, girata nelle Marche, con il sostegno economico e logistico della Marche Film Commission. È il frutto visibile della nuova stagione cinematografica regionale, inaugurata lo scorso anno grazie ai fertilizzanti 5 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione per le produzioni audiovisive. Molte sono le opere realizzate e in fase di realizzazione con il bando 2023 e altre ancora saranno finanziate, grazie a uno stanziamento complessivo di 16 milioni di euro, proviene dai fondi europei POR-FESR e destinato ad alimentare il settore fino al 2027. Abbiamo intervistato Francesco Gesualdi, direttore della Marche Film Commission, per tracciare insieme a lui il quadro complessivo della situazione.
Direttore, lei che ha visto il Leopardi di Rubini a Venezia cosa può anticipare alle nostre lettrici e ai nostri lettori?
"Il Leopardi di Rubini è più tradizionale rispetto a un altro Leopardi che a breve vedremo sugli schermi, ma anche lui è nuovo: per la prima volta è senza gobba. A mio avviso è un gran bel film, importante".
A quale altro Leopardi cinematografico si riferisce?
"Il film ’Leopardi & Co.’ di Federica Biondi, una commedia che ha tra le sue protagoniste Whoopi Goldberg, co-prodotta da Camaleo ed Eagle Pictures. Narra una storia d’amore che parla di un attore americano in cerca di successo: giunto a Recanati, si trova a interpretare, suo malgrado, un ’Leopardi in love’. Si vedrà prossimamente".
Sono previste altre uscite imminenti?
"’Io e te dobbiamo parlare’, il primo film dell’accoppiata Siani-Pieraccioni, girato tutto ad Ancona, uscirà a Natale. Prossimamente andrà in onda su Canale 5 la serie ’Alex Zeno, poliziotto a modo suo’, prodotta da 11 Marzo, e girata tutta a Senigallia. Infine, è in postproduzione ’Pasquale Rotondi, un eroe italiano’, film girato nella provincia di Pesaro Urbino e dedicato allo storico dell’arte che durante la Seconda Guerra Mondiale salvò oltre 10mila opere d’arte dai nazisti. Queste opere sono destinate a dare forza al territorio. E sempre per il territorio, in particolare per lo svilippo del distretto dell’animazione, è in fase di postproduzione il cartone animato ’Gino & friends, eroi per la città’, prodotto da Combo. Per il documentario segnalo un film dedicato a Giovanni Allevi, girato ad Ascoli, in postproduzione, e un altro dedicato all’imprenditore Scavolini, che gireranno a giugno, a Pesaro".
Nel frattempo, ad Ancona ci sono troupe che stanno girando altre opere?
"Fino a febbraio gireranno la serie ’Balene’, con Veronica Pivetti, e stanno concludendo ’Il maestro’, film con Pierfrancesco Favino. Alle produzioni di queste opere la MFC offre servizi, come a tutti quelli che girano nelle Marche".
Ci sono altre produzioni, fra quelle finanziate lo scorso anno, che devono ancora iniziare a girare?
"Sta per iniziare Elite Group che produrrà ’A se stesso’. A febbraio-marzo Ascoli Piceno ospiterà il set del film ’La bambina di Chernobyl’. Nello stesso periodo a Pesaro e forse a Fermo lavoreranno a ’La Cenerentola’, una rivisitazione in forma di opera lirica. A marzo si girerà un film con la campionessa di scherma Elisa Di Francisca che sarà protagonista di un giro per le Marche in bicicletta. A giugno dovrebbero girare a Sarnano ’Italia Germania 44’ della casa di produzione marchigiana Stella Polare Film, bella realtà che dimostra il dinamismo dei produttori locali in questo periodo".
Come scegliete le produzioni che sostenete come MFC?
"Nei nostri bandi un punteggio maggiore va a chi impiega attori e maestranze locali. È un criterio oggettivo, automatico. Un altro criterio non discrezionale sono i giorni di lavorazione nel territorio, per la loro ricaduta economica: più giri nel territorio, più dai lavoro".
Quale produzione ha avuto più ricadute finora?
"’Alex Zeno’ con Marco Bocci , essendo stato girato tutto a Senigallia e avendo impiegato in larga parte personale marchigiano. L’aumento di produzioni importanti che finalmente hanno scoperto le Marche consente di trasferire sul campo e migliorare le competenze delle maestranze locali. È un trend in costante aumento: si stanno girando anche film che non hanno vinto il bando. Ormai le Marche sono diventate terra di cinema, un attrattore per le grandi produzioni. Arrivano produzioni importanti che muovono risorse e fanno capire il potenziale della nostra regione. Così si arricchisce la formazione".
Quali obiettivi avete per il futuro?
"A proposito di formazione, stiamo elaborando un progetto nostro sia sull’animazione sia su altri settori, per formare le maestranze. Inoltre, visto il successo, anche molto rapido, riscontrato con le grandi produzioni, venute nelle Marche, ci apriremo alle produzioni internazionali. Già nel 2025 andremo a Los Angeles per presentarci e mostrare anche là il potenziale della nostra regione che ha tutto, mari, laghi, cascate, colline, con un valore aggiunto: siccome hanno girato poco qui, si ha la possibilità di mostrare nuovi scenari che arricchiscono il film. Infine, darò tutto me stesso per realizzare il cineporto e, se possibile, la piscina cinematografica, nei luoghi identificati dall’assessore al Turismo di Jesi, Alessandro Tesei, perché l’entusiasmo e la competenza di questo ottimo location manager mi hanno contagiato e perché strutture del genere attirerebbero produzioni internazionali, diventando un attrattatore stabile per il territorio".