Una panchina rossa per Giulia Cecchettin e per le altre donne vittime di femminicidio. È un messaggio forte quello che arriva dal liceo Cambi di Falconara, dove la comunità studentesca, nei giorni scorsi, in occasione dell’annuale conferenza dedicata all’annoso fenomeno della violenza di genere, ha voluto ricordare con commozione la 22enne veneta uccisa dall’ex fidanzato. A promuovere l’appuntamento la professoressa Norma Vivarelli, che ha coinvolto illustri relatori esperti di diritto, che hanno dialogato con i ragazzi. Il simbolo contro la violenza di genere, la panchina rossa appunto, era già stato portato a scuola un paio di anni fa. Oggi, però, assume ancora più rilevanza, alla luce dei tragici fatti di cronaca. Sopra la foto di Giulia, anche i messaggi del padre Gino: "L’amore vero non uccide, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non urla e non picchia". La studentessa è stata ricordata anche con un minuto di raccoglimento.
CronacaUna panchina rossa al liceo Cambi per ricordare Giulia Cecchettin