MARINA VERDENELLI
Cronaca

Una manovra da pirata: "Mio figlio è stato in coma per colpa di un’auto che ha tagliato la strada"

L’appello al Comune di Simone Venanzi: "Mettete dei paletti che impediscano di passare da via Scataglini a via Albertini per immettersi in via Primo Maggio. I miei ragazzi erano in moto e hanno rischiato la vita. Deve scapparci il morto?".

L’appello al Comune di Simone Venanzi: "Mettete dei paletti che impediscano di passare da via Scataglini a via Albertini per immettersi in via Primo Maggio. I miei ragazzi erano in moto e hanno rischiato la vita. Deve scapparci il morto?".

L’appello al Comune di Simone Venanzi: "Mettete dei paletti che impediscano di passare da via Scataglini a via Albertini per immettersi in via Primo Maggio. I miei ragazzi erano in moto e hanno rischiato la vita. Deve scapparci il morto?".

Una strada pericolosa dove tanti automobilisti compiono la stessa infrazione, attraversandola di netto per ritrovarsi su via Primo Maggio senza dover arrivare fino alla rotatoria del cinema. Siamo in via Albertini, alla Baraccola. Una manovra vietata se si arriva da via Scataglini, dove c’è il centro commerciale Il Conero (ex Auchan). Ne sa qualcosa Simone Venanzi, padre di due figli uno dei quali a giugno scorso è finito anche in coma per colpa di un incidente avvenuto proprio in quel tratto e per colpa di una automobile che ha attraversato via Albertini dalla traversa del Gross Ancona per tornare indietro su via Primo Maggio, in direzione sud.

"E’ arrivato il momento di prendere provvedimenti o ci scapperà il morto – tuona Veneziani – per troppi mesi sono rimasto in silenzio dopo l’incidente avvenuto ai miei due figli. Perché il Comune non mette dei paletti come è stato fatto in via Vecchini per la presenza di una scuola, il liceo scientifico Savoia? Ho mandato una mail per farli intervenire ma mi è stato risposto che non possono fare nulla per il momento perché hanno altri lavori da fare. Basterebbe mettere anche solo un segnale, non credo costi molto, ne vale la sicurezza delle persone. Prima o poi lì qualcuno ci rimetterà la vita". Riavvolgendo il nastro si deve tornare al 28 giugno dello scorso anno. "Erano le 20 – racconta Venanzi – io e mia moglie aspettavamo i nostri due figli in pizzeria, vicino al cinema. Erano partiti da casa, dall’Aspio, in moto, guidava il più grande che a giugno scorso aveva 19 anni, l’altro, il più piccolo, 16 anni, era sul sellino di dietro. Un’automobile ha fatto quella manovra vietata, da via Scataglini ha attraversato via Albertini in orizzontale, per immettersi sullo svincolo che porta ad imboccare via Primo Maggio in direzione opposta. Una vettura che procedeva verso il cinema è riuscita a schivarla, la seconda ha inchiodato per evitarla e i miei due figli hanno tamponato l’auto che ha frenato, era una Mercedes. Quello che guidava se l’è cavata con una placca ad un polso, il più piccolo invece si è fatto venti giorni di ospedale di cui quattro in coma farmacologico.

Ha riportato la frattura del gomito, gli hanno messo tre placche. Tutto per una manovra che quella vettura non doveva fare". Sul punto segnalato da Veneziani ancora non è stato messo nulla, né paletti, né mattoni per impedire ai veicoli che arrivato all’incrocio da via Scataglini di attraversare ed andare quindi nell’unica direzione obbligatoria, alla loro destra, in direzione cinema. "In compenso a mio figlio è stata tolta la patente – aggiunte Venanzi – sono stati tolti 16 punti ed è stata fatta una multa da 450 euro perché non avrebbe tenuto la distanza di sicurezza prima di tamponare il veicolo davanti a lui. Non contesto la sanzione ma mi chiedo a cosa è andato incontro il veicolo che invece l’incidente lo ha causato? Non mi risulta gli abbiano tolto la patente per quella infrazione pericolosa. Ogni giorno che passo su quella strada vedo altre automobili fare la stessa infrazione, è routine ma si rischia la vita tutti i giorni".