NICOLÒ MORICCI
Cronaca

Una corsa per la ricerca: "La maratona di New York nel nome di Lollo Farinelli. La sua battaglia continua"

La sfida lanciata da Francesco Stefanelli per sostenere la Fondazione dedicata al medico anconetano stroncato da un linfoma a 34 anni nel 2019.

Una corsa per la ricerca: "La maratona di New York nel nome di Lollo Farinelli. La sua battaglia continua"

La sfida lanciata da Francesco Stefanelli per sostenere la Fondazione dedicata al medico anconetano stroncato da un linfoma a 34 anni nel 2019.

Quarantadue chilometri di corsa, attraversando New York, passando dal Bronx. È questa la sfida lanciata da Francesco Stefanelli e dalla Fondazione Farinelli nata in memoria di Lorenzo Farinelli, per tutti Lollo, il medico e attore anconetano di 34 anni la cui vita venne spezzata da un linfoma, nel 2019. I medici non riuscirono a salvarlo, le cure erano solo sperimentali. Per lui, si mobilitarono in tanti, dalla jesina Elisa Di Francisca a Christian De Sica. "Ora, Lollo, il 3 novembre, correrà la maratona di New York", fanno sapere dalla Fondazione i genitori, Amalia Dusmet e Giovanni Farinelli. L’organizzazione, il cui fine è sostenere la ricerca per combattere i tumori del sangue, godrà di una visibilità internazionale grazie all’amico di Lollo. Errea è fornitore dell’abbigliamento tecnico tramite l’Errea Point Onorati Sport di Jesi. Il 40enne di Ancona (originario di Brecce Bianche), ha deciso di tuffarsi in un’impresa che non sarà certo una passeggiata...

Stefanelli, com’è nata l’idea? "La maratona mi frullava in testa da un po’. Quanto successo a Lollo è stato terribile, mi ha fatto pensare parecchio. Assieme a mio fratello e ad altri amici avevamo provato a fare una raccolta fondi, ma purtroppo non abbiamo fatto in tempo. Con la Onlus, mi ero promesso che nel mio piccolo avrei fatto qualcosa. Lo scorso anno avevo raccolto qualche soldo su Facebook, tramite le campagne che si possono avviare il giorno del compleanno. Non devono più succedere disgrazie simili. Se tutti facciamo un pezzettino, magari riusciamo a vincere la battaglia".

Chi era, per lei, Lollo?

"Uno dei miei compagni di liceo, ma ci conoscevamo già. Ci siamo trovati in classe al Savoia, anche se frequentavamo giri diversi. Allora, non ci vedevamo tanto. Paradossalmente, abbiamo legato di più dopo. Ci si sentiva per messaggio, ci raccontavamo le nostre vite diverse. Volevamo sapere e capire i mondi differenti in cui vivevamo".

Da quanto sta a New York?

"Da quattro anni. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria industriale a Bologna, ho cominciato a girare il mondo. Adesso, lavoro alla Deloitte, un grosso gruppo internazionale". Ci parli del percorso nella Grande Mela…

"La maratona di New York si snoda su 42 chilometri. Si attraversano tutti i cinque quartieri: Staten Island, Brooklyn, Queens, fino a Manhattan. Poi, passiamo dal Bronx e torneremo a Manhattan, per finire a Central Park".

Sia sincero, la spaventa la maratona?

"Sarà durissima e il vero risultato sportivo sarà arrivare al traguardo (ride, ndr). Però, dare un contribuito nel raccogliere i fondi e aiutare la Fondazione Farinelli sarà emozionante. Penserò a questo durante tutti quei chilometri".