PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Una bomba d’acqua. La città è in ginocchio. Preoccupano le scuole. Sopralluogo del sindaco

Oggi Silvetti negli istituti e nelle zone più colpite dal nubifragio "Stato di calamità? Prima voglio rendermi conto di persona".

Oggi Silvetti negli istituti e nelle zone più colpite dal nubifragio "Stato di calamità? Prima voglio rendermi conto di persona".

Oggi Silvetti negli istituti e nelle zone più colpite dal nubifragio "Stato di calamità? Prima voglio rendermi conto di persona".

Bomba d’acqua all’alba dopo una giornata di pioggia: l’Aspio finisce sott’acqua. Frane e smottamenti nelle frazioni a lungo isolate ieri. Le precipitazioni sono andate avanti tutto il giorno e nel tardo pomeriggio è arrivata la comunicazione ufficiale del Comune che ha fatto un copia/incolla col giorno prima emettendo l’ordinanza n. 124 firmata dal sindaco: chiusura odierna per scuole di ogni ordine e grado, compresi i nidi ovviamente, sedi universitarie, parchi, aree verdi e cimiteri. Il meteo ha iniziato a concedere una tregua soltanto nella seconda parte della giornata e il maltempo da oggi dovrebbe cedere il passo a un momentaneo miglioramento. L’allerta, di riflesso, oggi passa da arancione al giallo.

Scuole chiuse si diceva: "Domani (oggi per chi legge, ndr) voglio sincerarmi di persona delle condizioni dei plessi cittadini – spiega al Carlino il sindaco Daniele Silvetti – Gli uffici mi hanno riferito di alcuni episodi di minore entità, piccole infiltrazioni e così via, tutto assolutamente risolvibile, ma vorrei essere sicuro al 100% che sia tutto a posto prima di far tornare gli scolari sui banchi. Non potevo dare il via libera alla riapertura senza alcune certezze, ecco perché ho firmato l’ordinanza. Insomma, la situazione si sta normalizzando ma richiede la massima attenzione per quanto riguarda la condizione dei plessi scolastici".

Fino a qui la questione scolastica, ma poi c’è la situazione sul campo. Detto dei danni provocati dal torrente Aspio nella zona sud della città e della provincia e dei dissesti nelle frazioni, il resto del territorio comunale non ha risentito troppo delle unghiate della perturbazione che ha colpito il capoluogo. Il risveglio all’alba è stato traumatico e drammatico nelle zone poc’anzi ricordate, ma la rete di protezione e dei soccorsi, a partire dai vigili del fuoco, ha evitato il peggio. Nel primo pomeriggio, dopo che il peggio sembrava superato, ha ripreso a piovere e questo ha spinto il Comune ha chiudere di nuovo la rotatoria davanti all’Uci Cinema alla Baraccola, il sottopasso di via Caduti del Lavoro, a rischio saturazione, e limitare il traffico tra le due rotatorie dell’Aspio lungo la Statale 16 tra i Comuni di Ancona, Camerano e Osimo.

Ieri è stato il giorno dell’emergenza, ma da oggi, meteo permettendo, inizierà la conta dei danni: "La giornata di domani (oggi, ndr), oltre che alle scuole, sarà dedicata a un mio sopralluogo attento nelle zone più colpite – aggiunge il sindaco Silvetti – Voglio rendermi conto di persona e poi interfacciarmi con tutti i collaboratori per avere un’idea chiara della situazione prima di avanzare una qualsiasi segnalazione alla Regione per un eventuale richiesta dello ‘Stato di calamità’ (l’ente deputato alla formale richiesta al Governo è proprio la Regione, ndr) nell’ottica di un risarcimento dei danni". I danni ci sono, specie all’Aspio, ma sull’entità sarà necessaria una valutazione attenta. Da analizzare l’impatto sui raccolti e le risorse necessarie per mettere in sicurezza i terreni attorno alle frazioni a ovest dove si sono verificate decine di frane. Allo stato delle cose, tuttavia, nessuno stop all’organizzazione del G7 Salute a inizio ottobre: "Non mi sembra ci siano le condizioni, anzi proprio stamattina (ieri, ndr) c’è stato un vertice in prefettura, che verrà ripetuto a breve, per definire i vari dettagli dell’evento alla Mole" ammette sicuro il primo cittadino di Ancona.

Certo è che la zona sud della città è in ginocchio e serviranno ulteriori fondi per sistemare le aree interessate dal percorso delle delegazioni dei grandi della terra che arriveranno nella dorica. Sotto stretta osservazione il tratto stradale che va dal casello di Ancona Sud fino alla Mole, passando per Direttissima del Conero, Asse e via discorrendo.

Solo i vigili del fuoco hanno compiuto oltre 600 interventi e sono entrati in azione i sommozzatori per soccorrere otto persone nella zona tra Numana e Castelfidardo a causa di allagamenti consistenti. Mezzi anfibi e gommoni in azione all’Aspio e a Castelferretti di Falconara, dove il centro è stato invaso dall’acqua dopo che il fosso San Sebastiano è tracimato: alcune persone sono state evacuate. Sei famiglie hanno dovuto lasciare le case a Osimo perché una frana minacciava un abitato. A Falconara numerosi gli interventi di soccorso a persone e il sindaco pensa allo stato di emergenza. A Jesi danneggiato il campanile di una chiesa.