GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Un nuovo acceleratore: "Così curiamo i tumori"

Il macchinario d’avanguardia colpisce le cellulale malate con estrema precisione. L’assessore: "Siamo tra le prime regioni italiane per le tecnologie più moderne".

Un nuovo acceleratore: "Così curiamo i tumori"

La presentazione a Torrette del nuovo acceleratore contro i tumori

Un macchinario d’avanguardia, che "in fase di trattamento radiante oncologico richiede un’altissima precisione perché nell’irradiazione dobbiamo indirizzare il fascio di fotoni sul target radioterapico, risparmiando i tessuti sani vicini". Parole della direttrice della Sod Radioterapia oncologica Giovanna Mantello, accanto all’omologo primario di Fisica sanitaria Marco Valenti, con le quali ha annunciato i dettagli del nuovo acceleratore lineare per la cura dei tumori, inaugurato ieri nel "bunker" dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche e utilizzato martedì sul primo paziente. Al taglio del nastro, oltre al personale dei reparti, anche il direttore generale dell’ospedale di Torrette Armando Gozzini e l’assessore regionale alla Salute Filippo Saltamartini.

Questa apparecchiatura, acquistata grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, rappresenta un ulteriore passo in avanti nell’innovazione delle cure offerte ai pazienti oncologici. Per il dottor Valenti, "la sua efficacia dipende dalla nostra capacità di irradiare le cellule tumorali con precisione. Nonostante le grandi dimensioni, offre un’accuratezza nell’ordine di pochi decimi di millimetro, garantendo trattamenti estremamente mirati". In pratica le cellule cancerogene vengono colpite, quelle sane no. "Questo perché – ha proseguito Mantello – il fascio di fotoni viene conformato da un collimatore, presente nella testata della macchina, e viene indirizzato sul bersaglio grazie ad una vera e propria Tac del paziente sul lettino. E dove il bersaglio è posizionato in regioni del paziente soggette a movimento, il macchinario è in grado di sincronizzare le radiazioni al respiro del paziente".

L’acceleratore consentirà di incrementare gli interventi per piccole neoplasie e lesioni metastatiche. I trattamenti saranno applicabili anche su polmone, fegato, pancreas e prostata. L’arrivo del True Beam Stx contribuirà ad irrobustire e innalzare gli standard eccellenti raggiunti dai reparti di Radioterapia oncologica e Fisica sanitaria di Torrette, quali riferimenti nazionali. E il parco macchine si allargherà. Grazie ai finanziamenti del Pnrr, infatti, Aoum prevede "l’introduzione di un’ulteriore decina di dispositivi, che miglioreranno ulteriormente la qualità delle cure", ha spiegato Gozzini. Ma in linea generale l’avanguardia interessa tutte le Marche: "Da un report del Corriere della Sera – la voce di Saltamartini –, le Marche sono tra le prime regioni italiane per le tecnologie più moderne, siamo secondi in Italia, dopo la provincia autonoma di Bolzano, a poter vantare i macchinari più innovativi, grazie all’azione di rinnovamento delle strumentazioni obsolete". Oltre all’installazione del True Beam Stx, è stato implementato un sistema di Intelligenza artificiale per ottimizzare la pianificazione del trattamento.