PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Un impianto di risalita dalla Mole. Stazione marittima "rivoluzionata"

In anteprima il nuovo Pums, piano urbano mobilità sostenibile delineato dalla giunta Silvetti. La chicca è l’ascensore verso Belvedere Casanova. Metro di superficie tra Ancona e l’hinterland.

Un impianto di risalita dalla Mole. Stazione marittima "rivoluzionata"

Un impianto di risalita dalla Mole. Stazione marittima "rivoluzionata"

Metropolitana di superficie, collegamento con il porto ma non attraverso la ferrovia, nuovo assetto della rete filoviaria e poi una chicca: un impianto di risalita, simile a un ascensore, per collegare la Mole Vanvitelliana al Belvedere Casanova. La giunta si prepara a presentare in Commissione e poi in Consiglio comunale per l’approvazione il nuovo Pums, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, realizzato con la collaborazione di Sintagma, la società esterna a cui sono stati affidati studi e analisi tecniche del piano, e di altre due società per le parti relative alla comunicazione ai Cpt e per la stesura della Vas (Valutazione ambientale strategica). Un piano che complessivamente dovrebbe essere costato tra i 200 e i 250mila euro, integrazioni comprese e che dovrà dare i risultati in un lasso di tempo di 10 anni.

Tra le aspettative della giunta di centrodestra ci sono alcuni obiettivi percentuali da centrare, in primis portare la mobilità sostenibile dal 33 al 48%: il Tpl dovrebbe passare dal 24 al 31%, la mobilità dolce (ciclabili e simili) dal 9 al 15% e l’uso dei veicoli in riduazione dal 67 al 52%. Una gestazione lunga e difficile quella di uno degli atti politici più significativi dell’intera legislatura della giunta Silvetti. A lavorarci, da mesi, è l’assessore con la delega, tre le tante, alla mobilità, Giovanni Zinni. Il vicesindaco il documento l’aveva annunciato per i primi mesi del 2024, ma poi a colpi di modifiche e limature il Pums vedrà la luce a fine luglio per poi entrare in funzione non prima del prossimo autunno con i primi provvedimenti. L’approvazione, quasi certamente, andrà nella seduta del 22 luglio. Tra i limiti naturali posti dalla discussione, soprattutto il nodo della qualità ambientale delle opere come da accordi fissati con il PIA 2, il piano contro l’inquinamento del capoluogo coordinato dal professor Floriano Bonifazi. Al netto di tutti i ragionamenti, l’intervento che colpisce maggiormente la curiosità è senza dubbio l’impianto ettometrico, qualcosa di simile a un ascensore, per collegare la zona degli Archi e del Lazzaretto a Capodimonte, Cittadella e alla Regione, potenziando anche alcuni percorsi pedonali. In questo caso siamo a una strategia, di concreto ancora non c’è una fase progettuale pronta a diventare realtà.

A tal proposito nel Pums 2024, alla voce di Portonovo, non si parla più dell’intervento analogo per realizzare un ascensore dalla baia di Portonovo a monte. Due dei 18 obiettivi principali dell’amministrazione Silvetti attraverso il Pums sono la realizzazione della metropolitana di superficie, da legare con i comuni dell’hinterland a nord e a sud, e soprattutto il collegamento dalla stazione ferroviaria al porto e al cantiere. Ad oggi quel collegamento è garantito con una linea del Tpl di Conerobus dedicata. Nel documento si evince chiaramente, se non fosse chiaro, che il ripristino dei binari per arrivare in centro non è contemplato. Come proposto dalla vecchia amministrazione e ribadito in campagna elettorale da ambo le parti, si pensa a un sistema bus elettrico con corsia dedicata, ma saranno necessari lavori importanti. La rete filoviaria resta come nei progetti passati con una differenza tecnica: la linea ad anello non sarà chiusa, Zinni e la giunta hanno scelto un sistema alternativo con ricarica autonoma.