Ancona, 16 novembre 2023 – La 69esima edizione della guida Michelin ha parlato chiaro: per la sesta volta nella storia, il ristorante di Mauro Uliassi e della sorella Catia, sul molo sud di Senigallia, ha confermato le tre stelle. Un traguardo per chi come il 65enne chef non smette di fare ricerca. "E io non ho intenzione di fermarmi, voglio fare sempre meglio – ci dice – È la passione che mi spinge".
Uliassi, come ha appreso la notizia?
"Riconfermare le tre stelle, per la sesta volta nella nostra storia, è un qualcosa di straordinario. Abbiamo avuto la sensazione del buon esito tre-quattro giorni prima, con l’invito arrivato dalla Michelin per partecipare all’evento (di scena martedì alle porte di Franciacorta, in Lombardia, ndr). È sempre un piacere essere chiamato sul palco insieme ad altri cuochi amici come Massimo Bottura, Norbert Niederkofler, Heinz Beck, ma anche Nadia Santini, Enrico Crippa e tanti altri. Vincere questo riconoscimento mi entusiasma. Attendo con piacere la targa in primavera".
A chi dedica il successo?
"Ai circa 40 dipendenti del nostro ristorante. Se sulla porta c’è il nome di famiglia, le tre stelle riconfermate sono merito di tutti: dei 23 cuochi e dei 13 camerieri. Ciò vuol dire avere un gruppo capace, pieno di entusiasmo e passione".
I punti forza del suo ristorante?
"La voglia di fare bene, cercando di fare attenzione a tutti quanti i dettagli senza mai abbassare la guardia. È un lavoro continuo, costante, che richiede molto tempo".
La sua attività è nata nel lontano 1990, cosa pensa guardandosi indietro?
"Alla crescita che questo ristorante ha avuto, mai arrestata. A quando i miei genitori aiutarono me e mia sorella Catia, che insieme ad altri ragazzi volevamo aprire un ristorante cresciuto nel tempo. L’importante è non girarsi mai indietro e guardarsi sempre davanti, cercando il continuo miglioramento. Per questo ogni volta che passo davanti alla targa Michelin conquistata, sorrido felice".
Anche il collega Moreno Cedroni della ‘Madonnina del Pescatore’ ha confermato le due stelle. Un orgoglio per Senigallia?
"Certo, perché c’è l’emulazione di altri, che vedono, riprendono e crescono. Senigallia è di sicuro la città marchigiana che conta più eccellenze di tutte: abbiamo Francesca Pandefrà, Brunelli per il gelato, Cedroni, ma anche Nana, Vino e Cucina. Si può stare un mese in città solo per assaggiare le tradizioni del territorio che qui non si perdono mai, al massimo si trasformano".
Ha mai pensato di lasciare in questi anni o rallentare la sua centralità in cucina?
"Tutto ha un inizio e una fine, quando non avrò più le forze fisiche mi farò da parte, come avviene in qualsiasi ambito di lavoro alla fine di una carriera. Ma la passione oggi mi manda avanti e non mi ha mai rallentato. Fra poco mi concentrerò sui 40 giorni di studio e ricerca per il 2024, viaggiando soprattutto con la mente per pensare a nuovi piatti. L’obiettivo è fare sempre meglio".
Le congratulazioni di Valentino Rossi, spesso frequentatore del suo locale, sono arrivate?
"Ancora no, ma lo aspetto volentieri al ristorante".