Le turbolenze a Palazzo del Popolo ci sono, eccome. Forse inevitabili per una giunta a guida centrodestra che, per la prima volta, si cimenta con la guida della città senza più a stazionare sui banchi dell’opposizione. Problemi che, stando agli spifferi della sede comunale, non porteranno sicuramente a nessun rimpasto "natalizio". Insomma tutti gli assessori potranno assaporare il panettone senza scossoni. Ma questo non vuol dire che il primo cittadino, Daniele Silvetti, non sia intenzionato a registrare il motore politico-amministrativo.
I ben informati parlano di un nuovo faccia a faccia tra il sindaco e la sua giunta, semmai con incontri singoli con ogni assessore, per fare il punto dei rispettivi settori di competenza e vedere se sia necessario ricalibrare qualche intervento. Un scenario che si era verificato anche qualche mese fa, portando, alla fine, a rasserenare gli animi all’interno dell’esecutivo.
Uno dei nodi caldi è, certamente, quello della cultura dove non sono mancate nel corso di questa prima parte di legislatura, alcune note stonate o mancanze che hanno messo nel mirino l’assessore Bertini. Non ultima quella, recentissima, della situazione della Fondazione Muse che si trova a dover fare i conti con un bilancio in rosso. Ma ancora prima è scoppiato il caso delle mostre annullate, solo per citare alcuni esempi. Insomma una situazione certamente da "registrare", ma che non porterebbe il sindaco a procedere con un rimpasto.
E i motivi sarebbero molteplici, a partire dal segnale (negativo) che verrebbe dato all’esterno a poco più di un anno dalla conquista di Palazzo del Popolo. Come sempre le verifiche, nel caso, si effettuano a metà mandato (a meno di dimissioni) e, quindi, dopo le elezioni regionali che si terranno ad autunno del prossimo anno. Proprio questo appuntamento elettorale potrebbe influire sulla tenuta della giunta Silvetti. Creare un problema vistoso nel Comune capoluogo di regione giocherebbe a sfavore della campagna elettorale del governatore Francesco Acquaroli che ha già dovuto, suo malgrado, fare in conti con la caduta del Comune di Osimo ad appena cinque mesi dalla conquista del governo cittadino dopo dieci anni di centrosinistra.
Ma questi ragionamenti non escluderebbero, nel caso, qualche mossa del sindaco Silvetti all’interno della sua giunta. Non sarebbe inverosimile, infatti, qualche cambio di deleghe tra gli assessori, sempre dopo il vertice che si terrà nei prossimi giorni. Questo nell’ottica, appunto, di migliorare la macchina in vista dei prossimi appuntamenti e dei progetti da portare avanti.