Truffatore seriale, almeno 16 le sue vittime: 20enne arrestato a Osimo

Il giovane, di origine partenopea, avrebbe messo a segno i colpi che gli hanno fruttato oltre 100mila euro nelle Marche, in Veneto, in Emilia Romagna e in altre regioni d’Italia

Il ventenne è accusato di aver truffato 16 anziani per un bottino che supera i 100mila euro

Il ventenne è accusato di aver truffato 16 anziani per un bottino che supera i 100mila euro

Osimo (Ancona), 18 ottobre 2024 –  Ha truffato 16 anziani a soli 20 anni. Per questo i carabinieri di Osimo, in collaborazione con i colleghi di Napoli, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, nei confronti del giovane di origine campana, accusato di truffa aggravata continuata ai danni di anziani.

Sedici appunto gli episodi in alcuni dei quali sono coinvolti altri due napoletani, di 28 e 22 anni, con ruoli di autista o 'palo. Il provvedimento, emesso dal gip di Ancona su richiesta della procura dorica, è arrivato al termine di un'indagine dei carabinieri avviata a giugno scorso, a seguito di una truffa patita da una donna di 71 anni che ha consegnato, a un sedicente maresciallo dell'Arma, contanti e gioielli per quasi 50 mila euro, che sarebbero stati necessari per le pratiche burocratiche e assicurative conseguenti a un incidente stradale in cui sarebbe rimasto coinvolto il figlio.

Prendendo le mosse da questo episodio, le investigazioni hanno acclarato come il giovane e finto carabiniere, tra giugno e agosto, si sarebbe reso responsabile di 16 truffe (13 consumate e 3 tentate) nei confronti di persone anziane, prevalentemente donne, che vivevano da sole, con lo stesso modus operandi.

Il giovane arrestato era proprio quello di recarsi a casa delle vittime e prelevare le somme di danaro o gioielli e, secondo quanto sarebbe emerso dall'indagine, le vittime gli avrebbero consegnato denaro contante e oro di famiglia per un valore complessivo stimato di oltre centomila euro, peraltro non coperto da assicurazione.

I sedici reati contestati sono stati commessi nelle Marche, in Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata e Puglia. Il gip, nell'ordinanza applicativa della misura cautelare, ha sottolineato "la pericolosità e la spregiudicatezza dell'arrestato, figura stabilmente inserita nel contesto criminale, che, agendo con abilità, organizzazione e professionalità, unitamente ai complici, riusciva a ingenerare un insostenibile stato d'ansia nelle vittime, quasi sempre connotate da una minore possibilità di difesa, in ragione dell'età spesso avanzata".