SILVIA SANTINI
Cronaca

Truffano anziana e fuggono: coppia bloccata

Si sono presentati a casa della donna a Loreto con la solita storia di problemi della figlia. Un vicino prende la targa: fermati a Pescara

I controlli dei carabinieri

I controlli dei carabinieri

"Signora sua figlia sta male, è rimasta coinvolta in un incidente. Non c’è bisogno che venga qui, ci pensiamo noi a portarle i soldi che le servono, siamo delle Poste, passiamo tra poco da lei". La telefonata che l’anziana loretana ha ricevuto l’altro ieri verso le 14 suonava più o meno così. Non ha avuto il tempo di realizzare che si è vista arrivare una Ford Puma davanti alla sua abitazione di Montorso. In casa con lei c’era il marito. Sono scese due persone, un uomo e una donna, bionda, ben vestiti. Le hanno ripetuto la stessa cosa. Hanno detto che la figlia si trovava in serie difficoltà e non c’era tempo da perdere. Così sarebbe stata proprio la donna a consegnare loro due cassettine contenenti soldi e monili raccattati nel giro di poco in casa.

Lì è sopraggiunto il dubbio. La giovane sembrava impaziente e ha iniziato ad alzare la voce contro la loretana. Poi ha affrettato il passo verso l’uscita. La donna allora è uscita dal balcone urlando "Aiuto mi hanno derubato" richiamando l’attenzione di un vicino. I due truffatori si sono introdotti nella macchina e a gran velocità si sono diretti vero l’ingresso della vicina autostrada.

Il vicino è riuscito ad appuntarsi la targa e ha chiamato subito i carabinieri che hanno iniziato le ricerche. Qualche ora dopo quell’auto è stata rintracciata, in A14, nel Comune di Pescara. A bordo c’erano le stesse due persone e la Polizia autostradale ha rinvenuto e sequestrato dall’abitacolo tutto il maltolto che sarebbe già stato restituito alla vittima in lacrime e sotto choc.

La coppia è stata denunciata a piede libero. Era incensurata. Stavolta il raggiro è andato a buon fine con il fermo dei malviventi e il recupero dell’intera somma sottratta, che, compresi i gioielli di famiglia, ammonterebbe a qualche migliaia di euro, ma spesso le persone truffate si ritrovano con nulla se non la tristezza di essere stati raggirati. Truffatori che usano quella tecnica di solito fanno leva sui sentimenti più intimi delle potenziali vittime, un figlio ferito, un parente scomparso di recente. Spesso si informano prima. Per questo i militari organizzano incontri nei quartieri per mettere in guardia quante più persone possibili, soprattutto le fasce più fragili.

Silvia Santini