
La polizia è intervenuta subito una volta allertata dai clienti del ristorante
Due clienti rimangono senza cena perché il ristorante stava chiudendo e invece di girare i tacchi e andarsene se la sarebbero presa con il titolare e la moglie, impegnati nelle pulizie del locale e nella conta dell’incasso. "Vi ammazzo tutti e due", avrebbe detto uno, "adesso vi tolgo ti mezzo pezzi di m...", avrebbe rincarato la dose l’altro. Protagonisti delle minacce di morte due fratelli peruviani di 32 e 30 anni, residenti fuori città, che sono stati denunciati per minacce gravi.
Gli insulti e le intimidazioni risalgono al 23 marzo scorso stando alla querela presentata dal ristoratore, il titolare del ristorante cinese Fiorire che si trova in via Marconi, a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Uno dei ristoranti etnici più storici della zona. Il locale era in chiusura quella sera quando sono entrati i due fratelli.
Era già passata la mezzanotte e il ristoratore aveva detto loro che non poteva servirgli la cena perché la cucina era chiusa. I due clienti hanno insistito con toni poco gentili ma il titolare ha fatto cenno loro di andarsene e tornare un’altra volta. In sala c’era anche la moglie del ristoratore e un paio di clienti che stavano finendo di consumare la cena. I due peruviani hanno iniziato a riempire moglie e marito di insulti. Alla donna hanno dato della poco di buono, l’uomo è stato mandato a quel paese.
Offese continue, pronunciate anche in spagnolo per dire alla moglie che la volevano uccidere: "Puta te voy a matar". I clienti che stavano finendo di cenare hanno dato l’allarme fermando una pattuglia della polizia ferroviaria che in quel momento stava passando lungo la strada. Gli agenti si sono fermati e hanno identificato i due peruviani e anche i testimoni presenti.
Il ristoratore e la moglie hanno raccontato ai poliziotti delle minacce ricevute e anche degli sputi che i due peruviani avrebbero rivolto in faccia a loro e sulle vetrine del ristorante in segno di disprezzo. La vicenda è poi passata alla squadra mobile che ha formalizzato la querela del ristoratore, ascoltando i testimoni.
Sono state visionate anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nel ristorante, a riprova dei fatti descritti dal ristoratore e dalla moglie.
Al termine dell’attività investigativa la polizia ha denunciato all’autorità giudiziaria i due fratelli. Entrambi erano già noti alla questura perché destinatari delle misure di prevenzione emesse dal questore Cesare Capocasa: un foglio di via dal comune di Ancona, terminato nel 2023, a carico del 32enne e un daspo urbano per il comune di Falconara emesso invece a carico del fratello 30enne. A seguito dell’ultima denuncia il questore Capocasa ha emesso nei loro confronti l’ulteriore misura di prevenzione del daspo urbano vietando ai due fratelli l’accesso a tutta la zona di piazza Rosselli e le sue immediate vicinanze fino al 2028. Se i due peruviani non la rispetteranno si passerà a misure più restrittive della loro libertà.