SILVIA SANTINI
Cronaca

Treni, viaggio da incubo per Milano "Cinque ore di ritardo e multe beffa"

La testimonianza dell’osimano Nicola Fioranelli: "Una domenica di follia tra guasti, attese e pochi servizi. In stazione non c’era nessuno dell’assistenza e le informazioni che ci venivano date erano contradditorie".

di Silvia Santini

Lo scenario era già difficile, con il caldo infernale e tantissime persone sui treni di ritorno da sud a nord la domenica, ma i disagi hanno fatto infuriare tanti pendolari. "Ho vissuto una delle tante situazioni paradossali in cui coloro che viaggiano in treno sempre più spesso si trovano. Il treno Frecciarossa 9806 in partenza da Ancona domenica è stato vittima di uno degli innumerevoli "guasti in linea" di Trenitalia, denuncia l’osimano Nicola Fioranelli. "Premetto che il treno è costato 54 euro per la tratta Ancona-Milano. All’arrivo alla stazione già con più di un’ora di ritardo non c’era personale di assistenza al binario, non sono stati offerti beni di prima necessità e c’era una fila lunghissima alla biglietteria con soli due sportelli aperti". Secondo il regolamento viaggiatori, a partire da 60 minuti di ritardo in partenza, i passeggeri possono proseguire il viaggio con il primo treno utile di categoria pari o inferiore: "Saliamo sul primo regionale con il benestare del capotreno verso Bologna con la speranza poi di prendere un Frecciarossa da Bologna a Milano. A Rimini avviene un cambio del capotreno e ad Imola molti passeggeri vengono multati per non avere il biglietto corretto con conseguente pagamento dell’ammontare per la tratta percorsa. A Bologna la biglietteria non è in grado di farci prendere nessun altra soluzione e l’unica opzione è prendere il nostro treno originale con ormai tre ore di ritardo. È curioso che sentendo vari esponenti del personale, ognuno fornisca una versione diversa di cosa poter fare. In stazione non ci sono servizi di supporto ai passeggeri e la temperatura è di 36 gradi".

Fioranelli è salito sul Frecciarossa 9806: "La carrozza 3 non aveva aria condizionata e la 2 una temperatura sui 27 gradi. Il treno viene instradato sulla linea lenta senza apparente giustificazione. Vengono forniti generi di conforto e ci viene notificato il rimborso integrale del titolo di viaggio. A Reggio Emilia ci viene detto che il treno giungerà a Milano Centrale alle 18.40 con 5 ore e 10 minuti di ritardo, multa e una giornata perduta in treno. Non lo definisco un servizio e mi interrogo se le condizioni di trasporto siano davvero rispettate (a me non sembra). Trenitalia in tutto questo riesce a dire solo ci scusiamo per il disagio".

Da Trenitalia la risposta secondo cui il primo treno disponibile su cui sono state fatte salire le persone era quello delle 10.45, regionale: stante l’affollamento, le stesse sono arrivate a Bologna senza problemi con lo stesso personale che li ha accompagnati, smentendo che non ci fosse l’assistente in stazione.