OTTAVIA FIRMANI
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Cronaca

Tre trapianti di fegato in 12 ore: ora l'eccellenza è made in Marche

Un risultato eccezionale per la Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: tre trapianti di fegato effettuati su pazienti due uomini adulti e una giovane ragazza minorenne

L'equipe, diretta dal professor Marco Vivarelli, ha operato tre pazienti: si tratta di due uomini tra i 50 e i 70 anni e di una minorenne

L'equipe, diretta dal professor Marco Vivarelli, ha operato tre pazienti: si tratta di due uomini tra i 50 e i 70 anni e di una minorenne

Ancona, 21 marzo 2025 – Un risultato eccezionale per la Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: tre trapianti di fegato effettuati in appena 12 ore.

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L'equipe, diretta dal professor Marco Vivarelli, ha operato tre pazienti alla fine di febbraio, dimettendoli in seguito con esito positivo.

Chi ha ricevuto il fegato e i tempi dell’intervento

I pazienti coinvolti sono due uomini adulti, tra i 50 e i 70 anni, e una minorenne, provenienti da Marche e Abruzzo.

La straordinarietà dell'evento sta nei tempi ridotti degli interventi, realizzati simultaneamente in due sale operatorie attigue, coinvolgendo oltre 20 professionisti tra chirurghi, anestesisti, infermieri e tecnici.

"Un tempo, per un singolo trapianto, servivano almeno 18 ore - ha spiegato il professor Vivarelli -. Oggi, grazie ai progressi nelle tecniche chirurgiche e nelle procedure organizzative, riusciamo a raggiungere questi traguardi con regolarità."

Donatori 

I tre fegati trapiantati sono stati prelevati da pazienti deceduti in tre diversi ospedali: Modena, Perugia e Senigallia.

Due organi provenivano da donatori in morte cerebrale, mentre uno è stato prelevato in seguito a morte cardiaca, una procedura più complessa e sofisticata.

L'équipe, diretta dal professor Marco Vivarelli, al lavoro durante la maratona dei trapianti
L'équipe, diretta dal professor Marco Vivarelli, al lavoro durante la maratona dei trapianti

L’organizzazione può fare la differenza

“Il riconoscimento della qualità della Clinica di Torrette arriva anche a livello internazionale – sottolinea il professor Vivarelli -. La nostra presenza in board di risonanza mondiale conferma l'eccellenza raggiunta negli anni e si sostanzia di fronte a exploit come quello compiuto a fine febbraio.  Ormai non è più sufficiente avere un bravo chirurgo, la cosiddetta 'buona mano', ma è assolutamente necessario che alle spalle ci sia un'organizzazione di supporto di alto livello. Procedure avanzate, come ad esempio i tre interventi portati a termine in mezza giornata, devono essere fatte in strutture ospedaliere dotate di network professionali di qualità. Sono i dettagli, ora e sempre di più, a fare la differenza”.

Linee guida mondiale per la chirurgia del fegato

Nel settembre scorso, tre dei chirurghi di Torrette hanno contribuito alla redazione delle linee guida mondiali per il trattamento chirurgico del fegato: il professor Marco Vivarelli nel panel degli esperti, il professor Federico Mocchegiani nel comitato di valutazione e il dottor Andrea Benedetti Cacciaguerra nel gruppo di ricerca.

L’eccellenza della chirurgia e l’importanza della donazione di organi 

L'importanza del traguardo è stata sottolineata anche dal Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori: "Questo risultato evidenzia l'eccellenza del nostro centro e il valore della ricerca scientifica. Dobbiamo anche riflettere sull'importanza della donazione di organi e sulla generosità dei donatori, senza i quali nulla di tutto questo sarebbe possibile."

Anche il Direttore generale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Armando Marco Gozzini, ha espresso soddisfazione: "Trapiantare tre fegati in così poco tempo è una conferma dell'alto livello delle nostre prestazioni. Un ringraziamento particolare va al professor Vivarelli, al personale sanitario e ai donatori, persone che sacrificano molto per salvare la vita degli altri".

Calo delle donazioni di organi a livello nazionale

Nonostante i successi, resta l’allarme per il calo delle donazioni di organi a livello nazionale. "Le Marche sono in controtendenza rispetto al quadro nazionale e questo riguarda sia il 2024 che i primi mesi dell'anno in corso", ha concluso Vivarelli. Un appello, quindi, alla sensibilizzazione e alla promozione della cultura della donazione, per garantire a sempre più pazienti una nuova possibilità di vita.