MARINA VERDENELLI
Cronaca

Tragedia di Ancona, Lucia e Diego sono morti abbracciati

Coppia uccisa a Torrette, l’autopsia rivela: i corpi erano uno sopra l’altro tra la strada e la panda. Accertamenti sul gas

Tragedia di Ancona, Lucia e Diego sono morti abbracciati

Ancona, 9 gennaio 2025 – Sono durate fino a tarda sera le autopsie iniziate nel pomeriggio sui corpi di Lucia Manfredi e Diego Duca, la coppia fabrianese, entrambi 40enni, morta sabato in via Esino in un incidente stradale. Un accertamento lungo vista la complessità delle indagini che dovranno stabilire le cause della morte e quanto possa aver inciso l’urto subito dalla Bmw X3, guidata da un bidello di 61 anni, originario della provincia di Ascoli, che percorreva la strada in discesa per raggiungere l’Itis Volterra-Elia, la scuola di Torrette dove lavora.

La Procura ha affidato gli esami autoptici al medico legale Loredana Buscemi. Dai primi esami autoptici emerge che l’uomo, medico del 118 a Perugia sia morto prima della moglie. Il suo corpo, trovato all’esterno della macchina, aveva dei segni da schiacciamento e investimento. La moglie era praticamente sopra di lui ma rivolta dall’altra parte, tra la Panda e la strada.

I coniugi morti sabato scorso in via Esino e acccanto la loro Panda su cui viaggiavano. La donna doveva andare in ospedale quella mattina e il marito la stava accompagnando
I coniugi morti sabato scorso in via Esino e acccanto la loro Panda su cui viaggiavano. La donna doveva andare in ospedale quella mattina e il marito la stava accompagnando

L’uomo era sotto lo sportello lato guidatore. Al momento non c’è certezza su chi abbia potuto investire mortalmente Diego Duca, se la Bmw che scendeva da via Esino o la stessa loro auto. Verrà fatto un accertamento tecnico sulle vetture coinvolte. Sul corpo della donna sono stati rilevati segni di trauma toracico addominale. I medici legali e il consulente di parte, il dottor Raffaele Giorgetti, nel pomeriggio hanno eseguito anche un sopralluogo sul luogo della tragedia per rilevare alcune tracce di sangue e su un palo.

L’autopsia non svela il mistero della concentrazione alta di gas nella zona e neppure se possa aver contribuito al loro decesso. Dovranno essere effettuate delle perizie tossicologiche per le quali servono tempi più lunghi. A tal proposito l’avvocato Ruggero Benvenuto, che tutela i familiari dei coniugi deceduti, ha chiesto di estendere il quesito dell’autopsia chiesta dalla Procura anche agli accertamenti tossicologici e chimici sui due corpi per stabilire eventuali tracce di idrocarburi presenti.

Questo perché la pressione del gas metano che usciva dalla cabina, che la Fiat Panda a bordo della quale si trovavano Lucia e Diego ha sfondato, sarebbe stata altissima tanto che gli stessi vigili del fuoco hanno fatto evacuare due palazzine nelle immediate vicinanze per pericolo esplosione. Per i familiari della coppia deceduta ha partecipato il professore Piergiorgio Fedeli, di Camerino, esperto in norme di sicurezza, criminologia, medicina delle assicurazioni e medicina legale.

Anche per il 61enne, indagato per duplice omicidio stradale, è stato nominato un consulente di parte. La dinamica sull’incidente continua a non essere chiara su alcuni aspetti. Ad esempio la velocità della Bmw: su questo il nodo sarà sciolto dalla scatola nera che verrà fatta analizzare. L’automobile è dotata di un dispositivo che sarà utile a fornire dettagli sull’andamento della vettura e le sue ultime manovre prima dello schianto.

Non è esclusa anche una perizia cinematica per la ricostruzione dell’incidente che potrà essere fatta analizzando proprio la velocità dei mezzi coinvolti nel sinistro e le stesse automobili, la Panda, la Bmw e anche una Lancia Y che era parcheggiata appena venti metri dopo il segnale di dare precedenza, all’intersezione con via Aso, dove era ferma la Panda di moglie e marito prima dell’impatto con la Bmw.