REDAZIONE ANCONA

Traffico illecito di uccelli per la caccia: denunciato un allevatore ad Ancona

Li vendeva nelle Marche e in Umbria, con un giro d’affari di circa 20mila euro. Tordi, merli e cesene costretti a vivere in gabbie piccolissime e sporche, erano anche stati alterati gli anelli identificativi

Ancona, 2 settembre 2024 – Tordi, merli e cesene: tutti uccellini da richiamo venduti a cacciatori di Ancona e Perugia i cui anelli identificativi sulle zampe erano stati manomessi e alterati. Volatili, ne sono stati trovati 43, costretti a vivere in gabbiette di dimensioni non idonee e contaminate da escrementi.

Uno degli uccellini da richiamo controllati dai carabinieri forestali
Uno degli uccellini da richiamo controllati dai carabinieri forestali

Per questo, un allevatore anconetano è stato denunciato per i reati di maltrattamento degli animali, detenzione e commercio di fauna selvatica, contraffazione di sigilli di Stato e frode nell’esercizio del commercio e rischia pene che vanno da uno a cinque anni di reclusione. Gli sono stati sequestrati 84 piccoli esemplari.

Il giro d'affari annuo del traffico è stato quantificato in circa 20mila euro, considerato che l'allevatore risultava commercializzare circa 200 esemplari all'anno, a un prezzo compreso tra i 50 e i 200 euro l'uno. E’ l'esito delle indagini, concluse nei giorni scorsi, dei Carabinieri forestali del Nipaaf e del Nucleo carabinieri Cites di Ancona che hanno portato ai provvedimenti dopo una serie di perquisizioni e ispezioni.

Con l'aiuto di un medico veterinario esperto nel settore, sono state anche eseguite ispezioni che hanno accertato che numerosi volatili venivano costretti a vivere in gabbiette di piccole dimensioni, piene di escrementi, e nelle quali gli esemplari erano costretti a vivere senza poter volare.

Il traffico di uccelli da richiamo per uso venatorio - sottolinea la nota dei Carabinieri forestali - è uno dei principali crimini riguardanti la fauna selvatica italiana, molti animali vengono illegalmente catturati in natura e commercializzati spacciandoli per animali invece nati in cattività. Gli animali catturati o acquisiti illegalmente vengono dotati di anelli inamovibili contraffatti attestanti la loro nascita in allevamenti controllati. Gli anelli, considerati dei veri e propri sigilli di Stato vengono manipolati ed allargati dai trafficanti per essere poi infilati nelle zampe degli uccelli così da comprovarne falsamente la nascita in cattività.