REDAZIONE ANCONA

Traffico di cocaina Banda in mano a 4 donne

Le rom si servivano di un ristorante a Rocca Priora. In 16 rischiano il processo

Traffico di cocaina Banda in mano a 4 donne

Un’organizzazione criminale in mano a quattro donne, tutte legate ad una famiglia di origine rom, quella degli Spinelli, che avrebbero gestito un traffico di cocaina servendosi anche di un ristorante, a Rocca Priora, chiamato Mare e Monti. L’indagine, iniziata nel 2017 e che porta il nome del ristornate indicato, era maturata a settembre del 2018, quando scattarono sei arresti per associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina nell’intera provincia dorica. Quattro erano le rom, due erano albanesi, presunti pusher che avrebbero rifornito il giro. A metterli a segno era stata la squadra mobile di Ancona. Adesso in 16 rischiano di finire a processo con le stesse accuse, a vario titolo, che comprendono anche vari episodi di spaccio e uno di estorsione, quello per una vettura, una Alfa Romeo Mito, presa in pegno per un debito di droga non riscosso. Per i 16 indagati, oltre ai sei arrestati cinque anni fa ci sono dieci persone che si sarebbero rese responsabili di vari episodi di spaccio tra Chiaravalle, Ancona, Falconara e Civitanova, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio e ieri mattina era prevista l’udienza preliminare davanti alla gup Francesca De Plama dove i due volevano formulare la richiesta di procedere con il giudizio abbreviato ma l’udienza è stata rinviata per un legittimo impedomento di uno degli accusati. Slitterà tutto al 17 aprile prossimo. Il gruppo criminale venne smantellato con un blitz fatto all’alba del 19 settembre del 2018, nell’operazione della squadra mobile denominata "Mare e Monti". Insieme a due albanesi le quattro donne rom avevano creato una struttura piramidale per la quale loro, stando alle accuse, si occupavano di prendere gli ordini della droga, servendosi anche del ristorante, teatro già di un arresto avvenuto l’8 marzo sempre del 2018, per spaccio di droga. Gli albanesi avrebbero provvedevano a far arrivare la cocaina che attraverso degli spacciatori al dettaglio sarebbe stata poi recapitata alla clientela. A chi non riusciva a saldare il conto scattava l’estorsione. In un caso c’era stato chi aveva dovuto cedere l’auto nuova perché non riusciva più a pagare la droga già consumata. Aveva accumulato un debito di 3.500 euro. Altre vittime ci avrebbero rimesso monili d’oro. L’indagine, coordinata dal pm Rosario Lioniello, era partita nel 2017 a seguito di un’altra operazione di polizia fatta per un altro reato e che aveva portato gli agenti dritti al ristorante di Rocca Priora. Gli accusati sono residenti per lo più a Falconara e hanno tra i 26 e i 56 anni. Stando alle loro difese si tratterebbe più di droga parlata, frutto di intercettazioni, che di droga poi realmente trovata.

Marina Verdenelli