Tra sporcizia e topi: "Ma qui nessuno pulisce"

I residenti esasperati hanno più volte sollecitato il Comune: "Solo silenzio"

L’affaccio sul mare e sul porto è tra i più iconici della città. Ma guardando verso "monte", dove gli scorci non sarebbero affatto male, in realtà quello che si para dinanzi agli occhi è da censura. Ci troviamo in via Rupi di via XXIX Settembre, nel cuore di Ancona. Sono stati alcuni residenti a segnalare al Carlino quello che accade. Infatti un angolo della strada, quello che confina con le mura perimetrali del parcheggio Traiano, sarebbe completamente abbandonato. Anzi, per usare parole (indignate) di chi denuncia, "un coacervo di sporcizia" ma soprattutto "un ricettacolo di topi di dimensioni considerevoli e che trovano condizioni ideali per proliferare". Il primo problema: l’incuria. "Fino a pochi giorni fa – lamentano ancora – c’era una discarica a cielo aperto e non si capiva chi fossero i responsabili". Che, tuttavia, sarebbero stati individuati e "ora hanno capito che i materiali di scarto, immondizia compresa, non vanno gettati in strada, piuttosto negli appositi bidoni". Altrimenti, "i ratti possono scorrazzare tra i rifiuti". Che rappresentano il secondo problema, "non ancora risolto. Proprio recentemente ne abbiamo visto uno, molto grande, che si spostava da una parte all’altra come se nulla fosse".

C’è un terzo tema, in realtà. Tra i più rilevanti: una via finita nel dimenticatoio. Tra "la mura di contenimento dell’area di sosta, che si presenta malconcia e con dei ferri a vista ormai arrugginiti" e "uno spazio verde incolto, altro angolo di assoluto degrado, che sarebbe nelle pertinenze del park". Gli abitanti, in queste settimane, hanno tempestato di telefonate e mail il Comune, ma avrebbero assistito "ad un rimpallo di responsabilità". Tra chi? Tra "gli uffici preposti" e le Partecipate "AnconAmbiente e Ancona Servizi, in quanto non si riesce a capire di chi sia la responsabilità nel venire a pulire. Non chiediamo molto, ma almeno il taglio dell’erba e della vegetazione fuori controllo. Speriamo che questo ennesimo appello – concludono – non resti inascoltato".

Giacomo Giampieri