MARINA VERDENELLI
Cronaca

Torrette, direzione nel mirino: "Centro dialisi, solo promesse. I nostri pazienti sono a rischio"

L’Aned torna a lanciare l’allarme per la mancanza di personale dopo le rassicurazioni avute "Ci dispiacerebbe intervenire ancora quando succede un incidente e qualcuno ci rimette poi la vita".

Il direttore generale Armando Gozzini

Il direttore generale Armando Gozzini

Quattro mesi fa aveva lanciato un sos per la carenza di infermieri al centro Dialisi dell’ospedale di Torrette. Era stata l’Aned, l’associazione nazionale di emodializzati, dialisi e trapianto, a sollevare il problema di un servizio salvavita per i pazienti. Da allora le cose non sembrano essere cambiate all’ospedale regionale. "Le promesse non sono state mantenute – dice l’associazione – ci pervengono insistentemente sollecitazioni dai nostri associati che la situazione del personale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche non è per niente migliorata anzi si rischia di peggiorare dal dicembre scorso".

L’associazione, a metà dicembre 2024, aveva sollevato la questione critica del personale in Dialisi a Torrette, una situazione pericolosa per i pazienti che hanno bisogno di questa cura giornalmente. "Allora la direzione aziendale si era subito premurata di rispondere alle nostre rimostranze – continua l’Aned – con un comunicato con queste parole: ’la Direzione Aziendale ha adottato strategie utili a reintegrare le competenze professionali ed il numero di infermieri previsti dalla normativa vigente’". Si era poi stabilito di assegnare ulteriori risorse infermieristiche per dare risposta alla domanda crescente di assistenza ai pazienti nefropatici cronici. "Sono stati fissati inoltre incontri con le aziende sanitarie del territorio di Ancona – osserva Aned – l’Ast di Ancona e l’Inrca per creare percorsi condivisi. Ebbene tutte queste promesse concrete e fittizie sono state adottate? A noi sembra di no o se sono state adottate non hanno ottenuto il risultato sperato perché, come già detto precedentemente, la situazione è abbastanza preoccupante e ci dispiacerebbe di nuovo intervenire quando succede un incidente e qualcuno ci rimette poi la vita".

Gli infermieri sarebbero costretti a fare doppi turni per garantire ai pazienti in cura di fare il trattamento che sostituisce la funzione dei reni. A dicembre un centinaio di pazienti avevano scritto una lettera per segnalare il problema che metteva a rischio le loro terapie. Un personale sotto organico in un reparto dove gli infermieri non devono solo seguire i dializzati nell’attaccatura del macchinario ma devono occuparsi anche di chi arriva per un trapianto. Erano attesi almeno quattro nuovi infermieri che si stavano formando. Il problema riguarderebbe la stabilizzazione del personale precario. Uno scoglio duro in molti reparti.