
Stefano Antonucci con Elena Antonucci
Senigallia (Ancona), 10 dicembre 2019 - E’ il Verdicchio il vino bianco più premiato d’Italia. Lo hanno decretato le guide del settore che sono uscite, in serie, in queste settimane, confermando una tradizione: da settant’anni il Verdicchio viaggia sulle vette delle classifiche di gradimento dei consumatori di tutto il mondo. E un contributo di primissimo piano anche quest’anno lo ha dato Stefano Antonucci che con il marchio Santa Barbara è tra le cantine italiane più premiate in assoluto. Il famoso e autorevole critico americano, di fama internazionale, James Suckling, nel suo ultimo rating Top 100 Wines of 2019, segnala ben nove vini Santa Barbara con punteggi altissimi. Nell’ordine: Pathos 2017 ha ricevuto 96/100, Mossone 94/100, Stefano Antonucci Verdicchio ha ricevuto 93/100, Tardivo Ma Non Tardo 93/100, Maschio da Monte 92/100, Animale Celeste 91/100, Back to Basics Verdicchio 90/100, Le Vaglie 90/100 e infine Back to Basics Sangiovese 88/100.
Anche dall’Italia sono arrivati tanti riconoscimenti. Stefano Antonucci Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore ha avuto i cinque grappoli nella guida Bibenda 2020, ed è inoltre tra i migliori 100 vini e vignaioli d’Italia con 97/100, oltre ad avere avuto la Corona nella guida Vini buoni d’Italia. Il «Tardivo ma non tardo» Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico ha inanellato una serie strepitosa di premi, tra gli altri: Grande vino nella guida Slow wine, Tre bicchieri rossi (Gambero rosso), Swa Gold (Sommelier wine awards). Le Vaglie, che è la bottiglia storica dell’azienda che ha veicolato il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico ovunque, continua ancora a raccogliere consensi: tra l’altro è il «Premio qualità prezzo» in «BereBene» del Gambero rosso.
Altri due Verdicchi, il Passito «Lina» e il biologico Back To Basics, hanno conquistato rispettivamente i due bicchieri al Gambero rosso e la Silver medal all’International wine challenge. Non da meno i rossi: Maschio da Monte è Golden star (ViniBuoni d’Italia), Mossone Merlot Igt è Bronze al Decanter world wine awards e bronze medal all’International wine challenge, segnalandosi ancora una volta come uno dei vini rossi più importanti d’Italia e a livello internazionale. Pathos Marche rosso Igt ha 4 viti alla guida Vitae, oltre a due bicchieri al Gambero rosso, infine Back to Basics Marche Igt Sangiovese unisce freschezza e corpo che valgono gli 88/100 di James Suclikng. La firma di questi successi è di Stefano Antonucci, vignaiolo capace di innovare ogni anno partendo dalle tradizioni, dalla propria terra e trasformando le uve delle Marche in vini apprezzati ovunque. Un bel testimone della regione buona.