Tommaso Marini non ce l’ha fatta. La sua corsa verso una medaglia nel fioretto s’è arrestata bruscamente agli ottavi di finale in un mesto pomeriggio parigino che avrebbe dovuto portargli ben altro e che invece ha sancito la sua bruciante uscita di scena. Proprio in quella gara individuale in cui, da numero uno del ranking mondiale, avrebbe potuto dire la sua, eccome se avrebbe potuto. Proprio in virtù del fatto che è il numero uno, Marini era il favorito per la vittoria finale. Invece ai quarti è passato il francese Pauty, sostenuto a gran voce dal pubblico parigino, lasciando all’avversario Marini una profonda delusione: "Purtroppo ho perso, ho sbagliato diverse azioni e ho pagato questi errori a caro prezzo – ha dichiarato l’anconetano del Club Scherma Jesi e delle Fiamme Oro nel dopo gara –. Pauty è un atleta forte ma non del mio livello, come dicono i risultati, è colpa mia. Lui ha sfruttato i miei errori e il mio black-out. Ci sono tanti fattori che possono influenzare un match e lui è riuscito a vincere, anche grazie a questo ambiente, a un tifo caloroso. L’Olimpiade è una gara particolare, nella scherma, è uno sport di combattimento, c’è il fattore imprevisto, molti non se ne rendono conto. Non è uno sport come il nuoto o come l’atletica: non sto dicendo che la scherma è più difficile, ma loro hanno dei tempi, noi abbiamo tanti fattori X che ci possono fregare. E Pauty mi ha fregato. Ma avrei potuto farcela comunque. Mi dispiace perché sono tre anni che mi sacrifico tanto per un obiettivo così importante. Questa è stata la mia prima Olimpiade ed ero emozionato e purtroppo è andata così. Più deluso o arrabbiato? Un mix delle due cose. Mi dispiace tanto perché sono tre anni che sacrifico tanto per questo obiettivo".
Tommaso Marini è seguito e sostenuto da tanti appassionati e followers anche sui social e anche lì ha espresso direttamente il suo pensiero e la sua delusione, la sua amarezza e la sua rabbia per come sono andate le cose in pedana al Grand Palais. "Ho perso, eh già – scrive il fiorettista azzurro –. Ovviamente posso solo dire che mi dispiace tantissimo, tre anni di sacrifici finiti così. Mi sono davvero impegnato, in questi anni, e non è stato sempre semplice. In questa giornata ho sbagliato molto e non ho espresso la mia scherma migliore, ma ormai cosa ci posso fare? Oggi il Tommaso atleta non ha affatto brillato, anzi. Ma posso vantarmi e andare fiero del Tommaso persona. Ringrazio infinitamente tutti quelli che mi stanno vicino. Ci vediamo per la gara a squadre, dove lotterò per provare a portare a casa la tanto sognata medaglia". Tommaso Marini e gli altri fiorettisti della squadra guidata dal commissario tecnico Stefano Cerioni torneranno infatti in pedana domenica 4 agosto con la gara a squadre.
Giuseppe Poli