REDAZIONE ANCONA

Test rapidi sui malati oncologici "Così scopriamo gli anticorpi Covid"

Il progetto di Torrette è tra i primi in Italia e prevede controlli anche sul personale sanitario della Clinica.

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Test sierologici su pazienti oncologici, così l’azienda di Torrette protegge la salute anche delle persone in servizio in questa delicata fase di passaggio dopo l’emergenza pandemica. Quattromila test rapidi su degenti e personale sanitario della Clinica di Oncologia, diretta dalla professoressa Rossana Berardi, da qui in avanti per quattro mesi. Stiamo parlando dei soggetti più deboli che, in caso di contagio da Covid-19, avrebbero un problema in più rispetto a quadri clinici di base già complessi. Per questo l’azienda ospedaliera, in particolare la Clinica oncologica della Univpm, in collaborazione con la Fondazione Ospedali Riuniti, ha inaugurato e presentato ieri il progetto Tacco (Test sierologici per anticorpi anti-Sars.Cov2). L’operazione, a costo zero per il sistema sanitario regionale, consente di rilevare, attraverso l’utilizzo dei test rapidi, la presenza nel sangue degli anticorpi del Coronavirus. Tra i primi in Italia, il progetto Tacco durerà quattro mesi e prevede di sottoporre ai test pungidito degenti e malati in regime di day hospital e gli operatori sanitari della Clinica Oncologica per una prima valutazione diagnostica dei casi positivi. Fondamentale il contributo di due importanti realtà del territorio, a partire dalla Innoliving che metterà a disposizione gli apparati per lo svolgimento dei test sierologici, garantendo quindi il costo zero dell’operazione, e il Banco Marchigiano Credito Cooperativo: "Il progetto in partenza – ha affermato Rossana Berardi – con 4mila test che verranno effettuati a tutti i pazienti nei prossimi quattro mesi, unisce in sé le tre anime del nostro lavoro: il miglioramento dell’assistenza, la ricerca, che è la mission dell’Università, perché ancora numerosi sono i quesiti cui non sappiamo dare una risposta, primo fra tutti se esiste per il Covid-19 una ‘patente di immunità’, e la capacità di fare rete". Altro obiettivo del progetto è quello di realizzare uno studio epidemiologico, valutando, nell’arco dei quattro mesi, l’incidenza di positività sierologica nella popolazione testata. Per questo è previsto anche un controllo incrociato con il test sierologico standard (saggio di chemiluminescenza), effettuato dal Laboratorio analisi di Torrette diretto da Marco Moretti su un campione di 100 pazienti (30 positivi e 70 negativi al test rapido). Lo stesso laboratorio si sta occupando anche della seconda tranche di esami sierologici effettuati sui dipendenti dell’azienda ospedaliera. Nella prima tornata su circa 4mila esami per poco più del 5% erano emersi anticorpi tali da prefigurare un contagio pregresso al Covid-19. Alla presentazione del progetto hanno preso parte anche il Rettore, Gian Luca Gregori, il Preside della facoltà di medicina e chirurgia della Politecnica, Marcello D’Errico, e il direttore generale di ‘Ospedali Riuniti’, Michele Caporossi.

Pierfrancesco Curzi