di Pierfrancesco Curzi
La terza dose di vaccino ai soggetti fragili partita ieri in alcuni ospedali delle Marche: per Torrette l’attesa è di qualche giorno. Ancora non c’è un numero preciso di pazienti con patologie gravi pregresse da immunizzare con la terza dose di vaccino anti-Covid, dopo le due della prima fase tra maggio e giugno, ma siamo nell’ordine di 4-5mila persone. Tutti pazienti seguiti dalle singole unità operative dell’ospedale regionale di Ancona, a partire dai soggetti trapiantati, quelli in terapia immunodepressiva, gli oncologici, i cardiopatici cronici e così via. Si tratta di un aggiornamento della lista ricavata la primavera scorsa, ovviamente aggiornata in questi mesi: "Il gruppo di lavoro per la somministrazione della terza dose ai nostri pazienti con patologie croniche è già stato formato – spiega il direttore sanitario di Ospedali Riuniti, Arturo Pasqualucci – sono in corso le procedure di chiamata e di prenotazione. Una volta stilato l’elenco si parte, questione di giorni. Ci sono due punti da tenere bene a mente per la vaccinazione dei fragili, il rispetto delle indicazioni cliniche a livello ministeriale e la tempistica legata alla somministrazione della seconda dose. Tutti i soggetti con patologie gravi da vaccinare sono attesi al centro che abbiamo attivato da mesi all’auditorium Totti, al piano -1".
Le diverse specialità si stanno attivando per stilare le liste dei soggetti a cui inoculare la terza dose. Ogni unità operativa seguirà, per quanto possibile, la stessa lista usata in primavera per prima e seconda dose, ma è chiaro che nel frattempo qualcosa può essere cambiato: "Noi siamo ormai pronti, tempo alcuni giorni, comunque entro questa settimana, e si parte – spiega la primaria della clinica oncologica, Rossana Berardi – Non abbiamo ancora un numero completo, ma credo che alla fine vaccineremo attorno ai 2mila pazienti". A questi andranno aggiunti i ‘fragili’ con altre problematiche cliniche, respiratorie, cardiache, ematologiche e così via.
A parte Torrette il piano di somministrazione della dose addizionale anti Covid-19 è ufficialmente partito ieri. In questa primissima fase interessa alcune categorie prioritarie di popolazione: soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici. Il richiamo può essere effettuato dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose. Le persone che soffrono di queste patologie, specificate nella circolare del Ministero delle Sanità del 14 settembre scorso, e che sono seguite dagli specialisti nelle strutture ospedaliere regionali, verranno direttamente chiamate da parte degli ospedali per effettuare la somministrazione. Per questa categoria di persone quindi non è necessario prenotare. Come per le precedenti somministrazioni, se la persona è in difficoltà a raggiungere le sedi ospedaliere può contattare il proprio medico di medicina generale che potrà programmare la vaccinazione a domicilio. Da oggi invece, per i pazienti delle stesse categorie che non sono seguiti dagli specialisti presso le strutture ospedaliere sarà possibile iscriversi, secondo le modalità già in atto, nel portale di Poste Italia. Le categorie specifiche per le quali è prevista la somministrazione e tutte le indicazioni per la prenotazione sono visibili nel sito della Regione Marche. La dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario viene somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria.