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Terremoto Marche, "Un sisma di serie B": scontro sullo stato di emergenza

La Lega e il confronto col 2016: quello può essere definito un vero e proprio sisma. L’opposizione insorge

Ancona, 18 novembre 2022 - Divisi anche sul terremoto: non c’è ancora una stima completa dei danni e maggioranza e opposizione già si accapigliano in Consiglio regionale sullo stato di emergenza. Il casus belli è il rinvio della mozione presentata dal dem Andrea Biancani e sottoscritta da tutta la minoranza (Pd, Cinque Stelle e Rinasci Marche) per chiedere alla giunta di sollecitare il governo ad attivare lo stato di emergenza dopo le scosse davanti alla costa.

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Calcinacci caduti in corso Carlo Alberto, ad Ancona
Calcinacci caduti in corso Carlo Alberto, ad Ancona

La maggioranza frena, vuole un "quadro chiaro e definitivo della situazione", per dirla col governatore Acquaroli, e l’opposizione insorge: "Schiaffo alle comunità costiere". Lo scontro è sulle parole del capogruppo della Lega, Renzo Marinelli, ex sindaco di Castelraimondo, Comune nel cratere del sisma 2016.

"Va fatta una mappatura vera dei danni per presentarci in modo serio, affinché l’eventuale richiesta dello stato di emergenza possa essere accolta – obietta Marinelli –. Dopodiché c’è chi aspetta da sei anni (con riferimento ai ritardi della ricostruzione post sisma 2016; ndr ), perciò se dobbiamo aspettare un mese non penso sia così importante. A chi resta senza abitazione va dato il supporto necessario, ma evitiamo di fare allarmismo e di prendere provvedimenti che ci si possono ritorcere contro per le disdette di prenotazioni turistiche". "No a forzature e squilibri – ribadisce poi –: dare la stima dei danni il giorno dopo fa pensare che ci sia qualche progetto già pronto".

Il riferimento è ai 20 milioni di danni a edifici pubblici già rivendicati da Pesaro. E il fanese Luca Serfilippi (Lega): "Bisogna distinguere eventi emergenziali: ci sono centinaia di famiglie sfollate nei territori colpiti dal sisma del 2016, quello può essere definito un vero e proprio terremoto. Questo è stato un evento sismico per fortuna a 30 km dalla costa di Fano con lievi danni. Prima di chiedere lo stato d’emergenza si fa la conta dei danni e ancora molte città, come Fano, non l’hanno fatto". Apriti cielo .

La stima di Fano arriverà a stretto giro: 30 milioni per mettere in sicurezza il patrimonio, altri sette ne conterà la Provincia di Pesaro. Ma l’opposizione è già lancia in resta per il confronto tra terremoti, come se ce ne fossero di serie A e B. "Il Consiglio avrebbe potuto dare un segnale di vicinanza a comunità e cittadini sfollati – attacca il Pd –. Invece il centrodestra ha impedito la discussione dell’atto che avrebbe permesso di accertare in tempi brevi danni per milioni di euro a case, scuole, imprese e chiese, accelerando le procedure per ottenere le risorse necessarie al ripristino degli edifici".

Per il Pd, "una inaccettabile perdita di tempo, che può essere spiegata solo con la volontà di non disturbare il governo Meloni con la richiesta di ulteriori risorse". Acquaroli smentisce. "Nessuna preclusione sulla richiesta di stato d’emergenza – la replica del governatore –, ma c’è una interlocuzione con i Comuni che hanno registrato maggiori danni. Entro domani (oggi, ndr ) saprò qual è la situazione nel Comune di Ancona, che mi sembra sia il più colpito. Finiamo la ricognizione e poi, se danni e assistenza alla popolazione necessitano della richiesta dello stato di emergenza, lo faremo subito".