"Ero ubriaco e drogato, non ricordo nulla di quello che è successo". Si è difeso così il marocchino di 45 anni che nella notte tra sabato e domenica scorsa è piombato in casa della moglie accoltellandola e buttandole addosso una sostanza acida non ancora identificata. La donna ha rischiato di essere l’ennesima vittima di femminicidio. Si è salvata grazie al figlio 14enne che è intervenuto trattenendo il padre mentre continuava a sferrare le coltellate. Ieri il 45enne ha affrontato l’udienza di convalida dell’arresto, scattato per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dall’uso di sostanza chimica, per lesioni aggravate e stalking. Davanti alla giudice Sonia Piermartini ha spiegato solo che quella notte aveva assunto alcol e sostanze stupefacenti e non aveva un ricordo lucido di quanto accaduto per poterlo spiegare. Al termine dell’udienza la gip ha convalidato l’arresto del 45enne, difeso dall’avvocato Simone Matraxia, confermando la misura cautelare del carcere. Sull’episodio emergono altri dettagli. Il 45enne, che si era sposato con la donna in Marocco, è arrivato a casa della moglie poco dopo le 3. Avrebbe usato le chiavi che le aveva sottratto in precedenza per aprire la porta blindata. La moglie l’ha sorpresa in bagno e impugnando un coltello le ha sferrato una prima coltellata al seno ferendola di striscio. La donna è corsa via verso la camera da letto per mettersi in salvo. Lui l’avrebbe inseguita continuando a brandire la lama e a sferrare colpi. Il 45enne l’ha raggiunta e presa a pugni. A quel punto è intervenuto uno dei figli della coppia, minorenne, che si è buttato sul padre per fermarlo. L’uomo ha preso poi un barattolo con dentro una sostanza acida che non è stato ancora identificata. Ha versato il liquido sul volto della donna per poi fuggire ed essere raggiunto dai carabinieri. Il liquido ha creato delle abrasioni agli occhi non ritenute gravi. Portata in ospedale i medici hanno riscontrato anche un trauma facciale. Il marocchino era stato condannato a giugno del 2022 per maltrattamenti in famiglia. A maggio scorso era stato ammonito dal questore di Ancona perché aveva minacciato la moglie di morte. "Porto la tua testa a tua madre" le avrebbe detto quando poche sere prima lei non lo aveva fatto entrare in casa.
CronacaTenta di accoltellarla e versa sul volto sostanza acida. Il marito: "Ero drogato e ubriaco, non ricordo nulla"