L’accoglienza della Tenda di Abramo nel segno dell’umanità e dei numeri. Uno, in particolare, balza all’occhio nell’attività svolta lo scorso anno: il 200. Sono 200, infatti, i volontari impegnati nell’associazione. E sono 200, soprattutto, le persone ospitate nella struttura di via Flaminia. Fra questi, gli italiani rappresentano il gruppo in percentuale più alta, il 37,5 per cento, mentre continua il progressivo invecchiamento dell’età media degli ospiti, sopra i 45 anni. A spiegarlo è il Bilancio sociale 2023, che la Tenda di Abramo ha presentato ieri mattina, riportando anche analisi, statistiche, risorse, dati e progetti curati. È dal 1990 che la Tenda gestisce una casa di prima accoglienza per persone in condizione di estrema povertà dove, in oltre 33 anni, hanno trovato ospitalità più di 14mila persone in modo del tutto gratuito. La struttura è di proprietà della Diocesi di Ancona-Osimo. Ad aprire l’ultimo bilancio, il motto ‘Per non arrendersi alle cose così come sono’. Dopo le limitazioni richieste dal contenimento pandemico, nel 2023 la struttura è arrivata a ospitare otto persone alla volta, una in più rispetto al 2022, con soggiorni di norma di 15 giorni. Non solo.
I volontari dell’associazione gestiscono un appartamento di seconda accoglienza e s’impegnano in progetti di accompagnamento e supporto per il reinserimento abitativo dei senza dimora. L’anno scorso la Tenda ha contribuito alla realizzazione del Piano freddo, che ha previsto circa sette posti letto per 21 giorni aggiuntivi, allestiti nei locali della parrocchia San Giuseppe di Falconara nei mesi più rigidi. Sono proseguite anche le iniziative, in sinergia con le realtà del territorio e le istituzioni locali, di contrasto alla povertà e di supporto alle persone che vivono in strada. Tra le principali, l’apertura di uno spazio nelle pertinenze della chiesa del Rosario, per consentire, a chi non ne dispone, di farsi una doccia e lavare i propri indumenti.
gi. gia.