REDAZIONE ANCONA

Tatuaggi e rimozioni fai da te ad Ancona: sequestri a casa del 37enne abusivo

L’uomo è finito nei guai insieme alla compagna, l'operazione è scattata dopo la denuncia presentata da una madre preoccupata per il ‘lavoro’ fatto alla figlia minorenne. Il tatuatore pubblicizzava l’attività anche sui social

Tatuatore abusivo denunciato dalla Polizia, lavorava in casa senza le autorizzazioni necessarie

Tatuatore abusivo denunciato dalla Polizia, lavorava in casa senza le autorizzazioni necessarie

Ancona, 19 marzo 2025 - La Polizia di Stato di Ancona ha sequestrato strumenti utilizzati per realizzare tatuaggi e per la rimozione con il laser in un'abitazione: denunciati il 37enne tatuatore abusivo e la compagna, appunto per esercizio abusivo di professione e altre violazioni. L'operazione è scattata il 12 marzo, a seguito di una denuncia presentata da una madre preoccupata per il tatuaggio non consensuale fatto alla figlia minorenne.

Indagine e perquisizione

Le indagini della Squadra Amministrativa della Questura di Ancona hanno portato a una perquisizione domiciliare, disposta dalla Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino extracomunitario di 37 anni, già noto alle forze dell'ordine. L'uomo gestiva un'attività di tatuaggi abusiva all'interno della sua abitazione e pubblicizzava sui social media l'uso di un laser per la rimozione dei tatuaggi, eseguendo trattamenti sanitari riservati ai medici.

Strumenti per la rimozione laser dei tatuaggi sequestrati a casa del tatuatore abusivo
Strumenti per la rimozione laser dei tatuaggi sequestrati a casa del tatuatore abusivo

Sequestro e violazioni

Durante la perquisizione, la polizia ha sequestrato il laser, attrezzature per tatuaggi e 400 aghi usati e potenzialmente pericolosi. L'uomo e la sua compagna, che lo assisteva, sono stati denunciati per esercizio abusivo di professione medica e per violazioni amministrative. Le autorità hanno contestato l'assenza di autorizzazioni e certificazioni sanitarie, oltre alla mancata osservanza delle norme per lo smaltimento corretto dei materiali biologici.

I due sono stati anche sanzionati amministrativamente per un totale di 15.000 euro per violazioni alla legge regionale 38/2013 e al decreto legislativo 152/2006.