REDAZIONE ANCONA

Tari e indennità, piovono grane per Pirani

I sindacati dei pensionati: "Agevolazioni scoperte solo dal sito del Comune". Nel mirino i compensi a sindaco, vice e assessori

Il sindaco di Osimo, Francesco Pirani, il giorno del giuramento

Il sindaco di Osimo, Francesco Pirani, il giorno del giuramento

Una situazione di stallo, quella politica, in cui si trova il Comune di Osimo, con la spaccatura in maggioranza, che non permette lo svolgimento dei lavori in Consiglio comunale e che in un certo senso paralizza la stessa attività amministrativa. Ne risentono gli osimani che attendono che delibere e stanziamenti a bilancio vengano approvate e messe su carta in aula.

Il prossimo Consiglio non è ancora stato convocato, probabilmente si aspetterà la sentenza del 7 novembre che comunque non cambierà l’assetto politico. Si teme che, ancora, non venga raggiunto il numero legale o che, in caso positivo, la maggioranza resti disunita al voto. In questo scenario, tra accordi pre ballottaggio che pare siano stati disattesi, lavori in attesa di partire e futuro sempre più incerto, si parla anche di indennità dei politici osimani, da poco più di cento giorno al governo cittadino. Secondo il decreto del Governo Draghi del 30 maggio 2022, per una città come Osimo (tra i 30 e i 50mila abitanti) il sindaco ha diritto ogni mese a un compenso lordo di 4.830 euro, il suo vice a 2.657 lordi mensili e i sei assessori 2.174 (prima erano 1.401). Stesso importo, sempre lordo e mensile, per il presidente del Consiglio. Diverse le grane del sindaco. Non sono ancora stati nominati i nuovi vertici di Centro Marche Acque e di Astea, le poltrone più ambite, in stallo, anche queste, proprio a causa della situazione politica instabile all’interno della maggioranza stessa. Sui nomi è ancora scontro totale. Non solo: è di queste ultime ore la protesta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil e Spi, Fnp e Uilp pensionati sulla Tari: "L’8 scorso il Comune ha pubblicato un bando per il riconoscimento delle agevolazioni Tari per le utenze domestiche per il 2024 – dicono congiuntamente -. Peccato aver appreso la notizia soltanto consultando il sito del Comune dopo varie richieste di aiuto da parte dei nostri utenti, peraltro, come ci hanno detto loro, su indicazione degli stessi uffici comunali. Dobbiamo evidenziare con rammarico la mancanza di confronto". La domanda per la presentazione delle domande scade a fine mese. Riferendosi all’aumento del 7 per cento della tassa deliberato nel consiglio comunale di luglio, le stesse organizzazioni sindacali aggiungono: "Il nostro contributo può essere costruttivo per il ruolo che rivestiamo anche in relazione ai sistemi di detrazione che possono sostenere le famiglie con i redditi più bassi".

Silvia Santini