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Una situazione di maltrattamenti in famiglia
In casa avrebbe dettato legge su tutto costringendo la moglie a subire violenze sia fisiche, con pugni, schiaffi e calci, che verbali, offendendola come donna e minacciandola così: "Tanto ti ammazzo, te la farò pagare, mi porto via i figli". Se quando tornava non la vedeva a casa usciva per cercarla ed erano piazzate. Ne avrebbe fatte alla cena aziendale perché la moglie era uscita senza aspettarlo e al pranzo del battesimo del figlio di una amica. Se non gli piaceva il pranzo cucinato avrebbe tirato i piatti addosso alla moglie rimproverandola che non era capace nemmeno di stare ai fornelli. L’escalation dei comportamenti più violenti vanno da settembre del 2021 a dicembre del 2022, più di un anno in cui la moglie avrebbe subito i soprusi, a Fabriano. Trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri come il marito la trattava ha fatto finire il coniuge sotto processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Ieri mattina si è aperto il dibattimento al tribunale di Ancona, davanti al collegio penale presieduto dal giudice Roberto Evangelisti. Sono stati sentiti la vittima, una 45enne di origine campana, sua figlia, un collega di lavoro e altri testimoni della pubblica accusa. Imputato un 52enne originario del Lazio, difeso dall’avvocato Marsilda Aliu. La moglie, parte civile con l’avvocato Cesira Carnevali, ha ripercorso gli episodi in cui il marito l’ha maltrattata, alcuni anche davanti ai figli. L’uomo sarebbe arrivato anche a sputarle in viso quando perdeva la ragione. A casa arrivava sempre arrabbiato, avrebbe avuto problemi sul lavoro, le attività intraprese non andavano bene. Un uomo aggressivo che rompeva oggetti, gridava, tutti in famiglia avrebbero avuto paura di lui. Non poteva essere contraddetto. Alla moglie le avrebbe impedito di truccarsi, non poteva fumare o bere alcolici se non era presente lui. A settembre del 2021, quando la moglie è andata al battesimo della figlia di una amica lui l’avrebbe tempestata di chiamate intimidatorie perché lo aveva lasciato solo a casa. Tornata dal pranzo l’avrebbe picchiata. Ad agosto del 2022, di ritorno da Genga, le avrebbe tirato una scarpa e l’avrebbe ferita ad un braccio. Solo una volta la vittima è andata in pronto soccorso riportando 5 giorni di prognosi. Le altre volte aveva avuto sempre timore di ritorsioni. Quando ha deciso di denunciarlo, dopo l’estate del 2022, la donna è stata messa in una casa protetta. Prossima udienza il 26 marzo per sentire i testi della difesa e l’imputato che ha sempre respinto le accuse.