di Michele Carletti
Gianmarco Tamberi ieri ha commosso e fatto sognare. Prima con un post social. A poche ore dal primo salto in gara del 2021. Rivolto a nonno Marcello che non c’è più ormai da alcuni mesi. "Arrivo nonnello bello! Solo per te! Piango mentre scrivo perché so che sei la persona che può darmi più forza in questo momento, la forza di potermi riavvicinare a te anche solo di un pochino! Ti voglio bene da morire nonnello mio, allunga una mano che provo a darti il cinque". Il post social chiuso con un cuore. La mamma di Gimbo che commenta. "Lo farà". Il sogno si avvera. Gimbo è volato davvero alto nel tardo pomeriggio di ieri ad Ancona: un 2,32 che fa ben sperare e sognare nell’anno olimpico. Per ora è il migliore al mondo nel 2021, a sei mesi esatti dall’Olimpiade, una misura che gli assicura anche lo standard per gli Europei indoor di Torun nella quale si presenta da campione in carica. Solo nel 2016 aveva esordito meglio indoor (2,35).
L’aiuto del nonno arriva davvero quando rischia di essere eliminato a 2.16, peggio dell’esordio dell’anno passato al tricolore indoor, sempre ad Ancona, quando si fermò a 2,20, secondo dietro a Fassinotti. Stavolta vince, gareggia quasi da solo, ma è la misura che conta e fa sperare. Come gli affetti. Tamberi ci tiene tanto. Familiari e non solo. Al nonno. Ma anche alla "sua" Ancona (foto Angelo Emma) e a quel PalaIndoor dove per il secondo anno consecutivo inizia la sua stagione. Impianto di via della Montagnola, a due passi da casa, dove si allena quotidianamente e dove ha preferito tornare nelle scorse settimane lasciando anticipatamente il ritiro invernale delle Canarie "perché indubbiamente mi alleno meglio al PalaIndoor" aveva detto.
E poi i tifosi. Non si dimentica mai di loro anche se ora sono non possono aggrapparsi alla transenna dell’impianto dorico come piace a lui. Venerdì nel solito post della vigilia pre gara ha scritto. "Allacciate le cinture is 2021 time!". Nel pomeriggio di ieri, a poche ore dall’inizio della competizione, compare sul suo profilo Instagram la scritta "Competition time". E il tempo per la gara arriva. Il primo salto di Tamberi, canotta bianconera con stemma Atl-Etica San Vendemiano, scarpa verde fluo e l’altra bianca, il numero otto sulla schiena e le lettere del suo cognome dipinte del tricolore, arriva alle 19:18. Salta senza problemi 2,10 e 2.16. A 2.22 i primi due errori. Gimbo è nervoso, getta la borraccia a terra. Prima del terzo tentativo si mette le mani sul viso pregando, cerca concentrazione. Indica il cielo, un bacio al nonno. Il 2,22 arriva con un "dai" dagli spalti che rimbomba. Poi si sblocca tra urla e segni della croce. Gli ci vogliono tre salti. Sia ai 2,28 che a 2.32. Ma va bene così. Esame superato.