Ancona, 21 marzo 2022 - "Se questo è l’inizio... quest’estate ci divertiamo veramente amici miei!!!". Scrive così Gianmarco Tamberi, 29 anni, sui social. Felice come avesse vinto il mondiale. Perché il terzo posto colto ieri vale tanto. Ancora un podio condiviso per Gimbo in una gara internazionale. Dall’oro olimpico di Tokyo a braccetto con l’amico Barshim al bronzo di ieri a Belgrado, nel mondiale indoor di salto in alto, assieme al neozelandese Hamish Kerr. Cambia il metallo e la misura: in Giappone era volato a 2.37, ieri si è fermato a 2.31. Ma è un bronzo quasi vicino all’oro visto che l’altista dorico è volato a Belgrado con due soli allenamenti di tecnica e una stagione indoor mai disputata. Non c’è male all’esordio stagionale, nell’unica gara in sala che regala un altro podio mondiale al ragazzo delle Fiamme Oro. Gimbo protagonista in pedana e non solo. Perché si presenta, come al sabato in tribuna (dove ha supportato e abbracciato l’oro mondiale dell’alto nel femminile Yaroslava Mahuchikh) con la mascherina dell’Ucraina. In più sulla spalla destra ha disegnata la bandiera dell’Ucraina e l’omaggio agli amici saltatori Bondarenko e Protsenko, assenti alla rassegna iridata a causa della guerra nel loro Paese, con i loro cognomi griffati sulla pelle con un pennarello. Sulla spalla sinistra l’adesivo tricolore con il verde il bianco e il rosso, rappresentante del "Paese più bello del mondo" come l’ha definito da vero capitano nel discorso ai compagni in azzurro. LEGGI ANCHE: Tamberi in viaggio verso Belgrado "Mondiale indoor, sto arrivando"
Gimbo, un fuoriclasse sensibile e un po’ "folle". A metà settimana, quando ha detto sì alla partecipazione all’iride, aveva parlato di "follia". "Oggettivamente era una follia, ma mi piaceva, ci ho trovato stimoli. Sono quelle esperienze che se le sentissi raccontare da un altro, mi verrebbero i brividi. Quelle cose strane, che fanno la differenza". Un azzardo. "Una scommessa vinta!!! Sembra quasi un’utopia essere riuscito a portare a casa una medaglia al debutto stagionale... Non poteva andare meglio di così in queste condizioni, non vedo l’ora di gareggiare tra due mesi con 30/40 allenamenti di tecnica alle spalle. Impossible is possible, trust me!".
Il mondiale di ieri alla Stark Arena (vinto dal favorito, il coreano Sanghyeok Woo con 2,34, argento allo svizzero Loic Gasch con 2,31 come Tamberi, ma per l’azzurro è determinante l’errore in più a 2,24) è soltanto una tappa di passaggio verso i Mondiali all’aperto di Eugene in luglio. Il vero obiettivo del 2022. "Contentissimo di quello che sono riuscito a fare. Era una sfida molto difficile, avevo saltato una sola volta in allenamento, quando di solito preparo queste gare con almeno 30-40 sedute di tecnica e cinque, sei, sette gare prima. Oggi (ieri, ndr) si sono svegliati un po’ tutti gli avversari, ma mi fa piacere, perché riuscire a prendere una medaglia in un contesto di alto livello vale molto di più che vincerla con una misura mediocre".
Accompagnato dal tifo del pubblico, con a Belgrado anche la promessa sposa Chiara (volata in Serbia assieme alla compagna di Jacobs, Nicole) che gli scrive: "Sei stato fenomenale, bravo amore mio, sei un campione". Non mancano i consigli dopo ogni salto del papà coach Marco. Gimbo passa indenne la misura di 2.15 e 2,20. Gli ci vogliono due salti per il 2.24, uno per il 2.28 mimando il gesto del canestro, doppio per i 2,31. Poi i tre errori a 2.34. Non basta il battimani del pubblico invitato da Tamberi ad alzarsi in piedi nel terzo e ultimo tentativo da dentro o fuori. Al campione olimpico gli resta un bronzo mondiale non proprio da buttare. Tutt’altro.