REDAZIONE ANCONA

"Tagli Beko, la fine di quanto costruito da Indesit"

Tensione ieri durante le assemblee con gli operai, coro unanime: "Il piano con quasi 400 esuberi solo in città è da rigettare"

"Tagli Beko, la fine di quanto costruito da Indesit"

Assemblea degli operai alla Beko

Ben 300 esuberi tra gli impiegati e 66 tra gli operai (oggi 488) di Melano, il nuovo piano Beko (ex Whirlpool) riceve solo bocciature anche dalle istituzioni cittadine e regionali. Grande preoccupazione e anche momenti di tensione ieri mattina durante le assemblee dei lavoratori a Melano e nella sede impiegatizia di Fabriano.

"Il piano va assolutamente ritirato. Sarebbe la fine di tutto quanto costruito da Indesit e Whirlpool" la voce unanime di impiegati ed operai. Un dibattito particolarmente acceso perché anche se si temevano ricadute occupazionali sindacati e lavoratori non attendevano un piano "lacrime e sangue come questo" hanno spiegato.

Al momento non sono stati decisi scioperi anche perché in questi giorni, fino ai primi di dicembre, la fabbrica di Melano sarà ferma con utilizzo della cassa integrazione per le maestranze. Si attendono anche decisioni dai sindacati nazionali. "Il piano presentato da Beko è irricevibile – sottolinea l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi -, ma confidiamo molto nella trattativa e nella possibilità di influire attivamente, anche grazie al Golden Power. Le vertenze Beko e Fedrigoni rappresentano una sfida cruciale per le nostre aree interne, già duramente colpite dalla crisi economica".

L’appuntamento ha fatto seguito al vertice di mercoledì al Ministero (Mimit), durante il quale la Beko ha presentato un piano con 1.935 esuberi in Italia su 4.400 occupati entro il 2025. Nelle Marche la chiusura dello stabilimento di Comunanza (320 esuberi), 66 esuberi a Melano e la chiusura del centro Ricerca e Sviluppo di Fabriano con circa 300 posti di lavoro perduti. "L’impegno della Regione sarà massimo – ha ribadito Aguzzi –. Metteremo in campo tutte le misure a nostra disposizione per difendere l’occupazione e i siti produttivi. La trattativa è solo agli inizi". Il sindaco Ghergo fa un appello all’unità: "Non possiamo permetterci crisi che avrebbero risvolti economici e sociali devastanti. È fondamentale che tutte le forze sindacali, economiche, produttive e politiche lavorino insieme, con una condivisione di intenti, per delineare un percorso che sia di lotta e contrasto alle chiusure, ma anche virtuoso, volto a costruire soluzioni per il futuro del territorio".

"Se Beko Europe non cambia i suoi piani sulle Marche e sull’Italia ho già chiesto di utilizzare il golden power" annuncia Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d’Italia, che parla di "scelta scellerata da parte di Beko Europe". "Se la supposta ‘insostenibilità economica’ – ha aggiunto da Montecitorio - era nota, allora sarebbe stata evidente anche al momento dell’acquisizione. Non vorrei che si trattasse di una strategia predatoria: si entra in Italia, si rileva un’azienda, si sfrutta il suo know-how e il suo mercato per poi abbandonarla".

Sara Ferreri