SARA FERRERI
Cronaca

Tagli alle cartiere, sciopero. Picchetto sotto la Regione. Acquaroli scrive al ministro Urso

Lunedì astensione dal lavoro per 8 ore dopo un’assemblea a Fabriano, Pioraco, Rocchetta e Castelraimondo del gruppo Fedrigoni. Il governatore: "Siamo molto preoccupati".

Tagli alle cartiere, sciopero. Picchetto sotto la Regione. Acquaroli scrive al ministro Urso

L’assemblea dei lavoratori alle Cartiere di Fabriano

Chiusura dello stabilimento di Rocchetta e ridimensionamento della cartiera di Fabriano con 195 licenziamenti la cui procedura è già partita: scatta sciopero generale. Per l’esattezza: a Rocchetta 13 impiegati e 81 operai ed un quadro. Allo stabilimento di Fabriano 17 impegnati e 80 operai 1 dirigente e 2 quadri. Operai e impiegati incroceranno le braccia per 8 ore lunedì, a partire dalle 6. A proclamare lo sciopero ieri dopo una nuova assemblea le Rsu degli stabilimenti di Fabriano, Pioraco, Rocchetta e Castelraimondo del Gruppo Fedrigoni.

Una prima netta risposta dei lavoratori alla notizia da parte della proprietà di voler cessare la società Giano, ramo d’azienda che produce carta per ufficio, scorporato da Fedrigoni nel 2022 e di cui già alla fine dello scorso anno era in previsione una vendita mai andata in porto. Lo sciopero si concluderà alle 6 di martedì e coinvolgerà tutti gli impianti, ma prevede anche un picchetto sotto la Regione. "Si invitano tutti i lavoratori che vogliono partecipare al presidio di lunedì 7 ottobre alle 10:30, a palazzo Leopardi".

Sotto la Regione perché proprio lunedì l’assessore regionale Stefano Aguzzi, alle 11 i rappresentanti del gruppo Fedrigoni, poi alle 14 incontrerà tutte le sigle sindacali rappresentate per approfondire meglio la questione e comprendere come fronteggiare questa nuova situazione che rischia di minare ulteriormente il tessuto produttivo e sociale della nostra regione. Il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi hanno scritto una lettera al ministro delle Imprese, Adolfo Urso chiedendo la convocazione urgente di un tavolo di concertazione dopo l’annuncio arrivato giovedì dal gruppo Fedrigoni della chiusura della società Giano e il licenziamento di 195 dipendenti (da gennaio, ma la procedura è già stata avviata). "La grave situazione di crisi aziendale comunicataci dalla Giano srl e dalla Fedrigoni Spa ci preoccupa particolarmente – scrive Acquaroli nella missiva – in quanto coinvolge un territorio, quello del distretto Fabrianese, già colpito in questi anni da diverse situazioni di sofferenza (dalla ex Merloni, tutt’ora in atto; a Elica risolta ma con molte problematiche tutt’ora vigenti; ai futuri sviluppi industriali della Beko Europe e dell’indotto), ed ora della Giano srl, del gruppo Fedrigoni Spa, una delle società cartiere più importanti delle Marche. Rappresentiamo la profonda preoccupazione del territorio, dei sindaci, dei sindacati, delle maestranze e di questa Amministrazione regionale e riteniamo che su una situazione così impattante sul nostro territorio occorra indubbiamente aprire un focus anche a livello nazionale. Pertanto, siamo a chiedere di convocare urgentemente un tavolo di concertazione e di approfondimento sulla vicenda". "Mentre i vertici aziendali giovedì ci incontravano e annunciavano la chiusura di Giano – evidenzia Carlo Cimino, segretario provinciale Slc Cgil – nelle mail dei lavoratori arrivavano le procedure di licenziamento collettivo che ci hanno detto non possono essere sospese. Un fatto inaudito: metteremo in atto tutte le azioni possibili per contestare la liquidazione della società Giano, poiché la chiusura totale dello stabilimento di Rocchetta e parziale di Fabriano rappresenta una vera e propria minaccia per i posti di lavoro e per il futuro del gruppo". A esprimere grande preoccupazione è la politica regionale e locale. Una notizia che coinvolge non solo la produzione di carta per ufficio, ma anche i settori della manutenzione, della gestione dei materiali e delle spedizioni.