L’impegno è massimo per risolvere gli sversamenti a mare. E nell’ottica della trasparenza, ieri Viva Servizi ha fornito il nuovo periodico aggiornamento sul progetto da 45 milioni di euro che porterà a realizzare la grande condotta in spiaggia, concertata con i Comuni di Ancona e Falconara, per impedire ai liquami di finire in acqua rendendola non balneabile. Opera molto complessa: ci vorranno ancora alcuni anni visto il farraginoso iter burocratico e attuativo. Tre sono i lotti alla fase progettuale e di fattibilità tecnico-economica, quello di Palombina Nuova e i due falconaresi. Si avanza per stralci. Su Ancona è prevista la separazione del fosso della Palombina e la realizzazione del collettore di trasferimento dei reflui ad una nuova stazione di sollevamento. Poi si realizzerà l’impianto di laminazione e trattamento, insieme ai collettori e ad una nuova stazione di sollevamento per trasferire le acque reflue verso di esso. Si sta valutando un confronto con Rfi per un percorso alternativo del collettore di trasferimento all’interno della fascia di rispetto della linea ferroviaria. Redatte le stime dei terreni privati, si attende l’aggiornamento del piano particellare e in pochi giorni si formuleranno le proposte di accordo bonario. Capitolo Falconara. Per entrambi i lotti (2 e 3) si è deciso di rimandare a stralci successivi il sistema di pompaggio a mare delle acque di seconda pioggia e di includere nei primi stralci solo la loro predisposizione. Questo per non bloccare la progettazione a seguito delle problematiche connesse all’approvvigionamento elettrico e alla necessità di realizzare una nuova cabina da parte di E-Distribuzione per supportare le grandi potenze in gioco. Inviate numerose richieste agli enti coinvolti, come Rfi, Authority, Dogane e Capitaneria. Viva Servizi ha affidato la progettazione delle opere di difesa della costa (arenile nord falconarese) all’ingegnere Doriano Sordoni.
CronacaSversamenti, progetto avanti a piccoli passi