
Subito un grande ex: Di Massimo Il suo addio ha lasciato scorie
Sabato l’Ancona ritroverà Alessio Di Massimo, indimenticato protagonista della scorsa stagione passato al Gubbio nel corso dell’estate. Di Massimo lo scorso anno ha saputo farsi amare dalla tifoseria dorica: undici gol realizzati con la squadra guidata prima da Colavitto e poi da Donadel, dieci durante la stagione regolare e uno a Lecco nella post season, il gol che ha illuso tanti anconetani nella partita di ritorno contro i lariani, quella che ha sancito l’uscita dell’Ancona dai playoff, imbattuta e a testa alta. Come non ricordare la doppietta realizzata da Di Massimo lo scorso ottobre a Chiavari contro l’Entella, due tiri a giro praticamente uno fotocopia dell’altro che hanno permesso ai dorici di volare sullo 0-2, vantaggio poi dilapidato nel finale di partita. Tanti gol ma anche qualche gesto irrazionale, o d’impulso, come quello dopo il gol realizzato contro la Recanatese lo scorso dicembre che Di Massimo festeggiò togliendosi la maglia dopo essere stato ammonito una manciata di minuti prima, gesto che gli costò l’espulsione per doppia ammonizione e la squalifica per la partita prenatalizia di Siena. Genio e sregolatezza, l’attaccante di Sant’Omero quest’estate è finito nel mirino del Gubbio e, complice anche il suo ingaggio che era il più oneroso di quelli ereditati dalla scorsa stagione, la società di Tiong e Canil ha deciso di cederlo alla formazione umbra, chiamando in biancorosso al suo posto Antonio Cioffi, giunto in prestito dal Napoli. Naturalmente non è stato solo l’ingaggio il motivo per cui Di Massimo è stato ceduto al Gubbio: tutti i giocatori che hanno lasciato l’Ancona in estate, chi più chi meno, sono stati considerati dal tecnico Donadel e dal diesse Micciola non indispensabili all’idea, al modello di squadra che gli stessi stavano costruendo. Così in biancorosso sono arrivati giocatori più giovani di quelli che hanno lasciato la maglia biancorossa, più duttili, più adatti al gioco di Donadel, e in questo la cessione di Di Massimo con l’arrivo di Cioffi, così come quella di Camigliano e Petrella per Clemente e Macchioni, o come quella di Simonetti con l’arrivo in extremis di Saco, non fanno eccezione. Sabato l’Ancona si ritroverà di fronte proprio Di Massimo, dunque, l’attaccante che con le sue reti ha influito positivamente sull’economia del gioco dei dorici nella scorsa stagione. Così come lo stesso bomber eclettico si troverà di fronte la sua ex squadra, ma un’Ancona diversa, più giovane, ritagliata sui principi calcistici di Donadel, squadra che già a Chiavari ha dimostrato la sua capacità di cambiare volto anche a partita in corso, nonostante le assenze, con inserimenti come quelli di Energe e di tutti gli altri subentrati nella ripresa. Squadra rinnovata e ancora da scoprire. Anche senza Di Massimo.
g.p.